Io sono dio



Giorgio Faletti
Io sono dio
Baldini Castoldi Dalai
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“Io sono dio” è un titolo di grande impatto per un libro in cui i protagonisti hanno avuto la vita sconvolta da guerre, o da gravi fatti personali.
Uno di questi è un reduce dalla guerra del Vietnam, usato come scudo umano durante un bombardamento, al quale sono stati ricuciti per quanto possibile il corpo e l’anima fatti a pezzi, ma non abbastanza da far sì che la vista dell’immagine del suo corpo, deturpato con un viso sfigurato senza praticamente più orecchie, gli sia sopportabile. Talmente orribile da non voler più mostrarsi a nessuno, nemmeno alla sua ragazza e al loro figlioletto. Solo Walzer, un gatto nero con tre zampe, lo riconosce immediatamente.
La città di New York è sconvolta da alcuni attentati in cui saltano per aria edifici di costruzione abbastanza recente, minati con plastico e napalm posati in fase di costruzione. E nelle fondamenta di un palazzo è stato ritrovato un cadavere ucciso da diversi anni, accanto a lui la foto di un ragazzo con in braccio un gatto nero a tre zampe.
Indagano Vivien Light, tostissima ispettrice di polizia, e Russel Wade, reporter ricco rampollo di una importante famiglia di Boston, il quale per caso era venuto in possesso di un indizio determinante che consegna alla polizia in cambio dell’esclusiva e della partecipazione attiva alle indagini.
Non solo per denaro, ma per ridare senso e credibilità a una vita segnata dalla morte del fratello reporter a Pristina e che sta buttando via sconsideratamente.
Nonostante entrambi abbiano il cuore e la mente pieni dei propri tormenti personali, riusciranno a portare a termine le indagini attingendo ciascuno alla propria sfera di conoscenze, e forse risolveranno anche i loro conflitti interiori.
Un bel thriller che si fa sfogliare con il fiato sospeso tenendo in tensione fino alla fine. Ci sono tutti gli ingredienti per piacere a ogni tipo di lettore: amicizia, amore, morte, avventura, e la riflessione che la violenza può solo generare odio che darà luogo ad altra violenza, in un cerchio senza fine. Nella storia aleggiano il fantasma della guerra del Vietnam e il problema dei giovanissimi che assumono droghe.
La trama è ben congegnata e sviluppata, in modo tale che anche interrompendo la lettura non si perde mai il filo del racconto.  

Ambretta Sampietro

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