Se volete sentire il rumore della neve che cade, immersi nelle fantastiche descrizioni dei paesaggi appenninici, non potete perdere questo libro.
È riduttivo parlare di esordio; la passione per la scrittura di Barbara Petronio, una delle più note sceneggiatrici italiane che ha firmato tra gli altri Romanzo criminale e Suburra, è nota.
Da tempo desiderava dedicarsi ad un romanzo che le permettesse di entrare nella mente dei personaggi, per costruirli e declinarli senza limiti.
Lo ha fatto egregiamente in “Neve rossa”, una storia affascinante dove la quotidianità della vita di coppia si trova anche ad affrontare un lato sconosciuto e inquietante.
Giordana e Dario, dopo un gravissimo lutto familiare, si ritirano in una località dell’appennino tosco emiliano per ricercare una nuova serenità.
Ma le giornate non si susseguono come sperato, tra pettegolezzi e commenti amari; l’unica risorsa sembra essere l’amicizia con una coppia di albergatori Federico ed Helena, enigmatica serba, conoscitrice di erbe misteriose e rituali arcaici.
Rumori insoliti, ritrovamenti inusuali, visioni. Queste sono solo alcune delle situazioni paranormali ed inquietanti che animano la trama.
E mentre l’autunno lentamente lascia il posto al freddo inverno, gonfio di neve, il ritmo della storia si fa più frenetico portandoci ad un finale dove, per la potenza della descrizione, il lettore si gode tutto in prima fila, nei minimi particolari.