Quarto libro della Saga e ultimo drammatico capitolo della fulminea ascesa di Napoleone, contrastato per decenni dal suo più acerrimo nemico, il duca di Wellington.
1809/1815. Da una parte Napoleone, dall’altra Wellington. Due colossi che hanno lasciato il segno nella storia come comandanti militari consacrandosi come eroi agli occhi della gente delle loro nazioni Francia e Inghilterra.
Due vite che per oltre due decenni sono corse praticamente in parallelo, sempre combattendo a distanza mentre le loro vittoriose imprese in terre straniere si succedevano una dopo l’altra.
Ebbro di gloria e di successo, Napoleone non può e non vuole fermarsi, convinto che i nemici coalizzati contro di lui, potrebbero sfruttare la situazione a loro vantaggio. Dopo una rapida riorganizzazione, portando il suo esercito ai confini della Russia, ottiene la grande vittoria di Austerlitz contro l’armata formata da russi e austriaci e riesce contemporaneamente a mettere sul trono di Spagna suo fratello Giuseppe. Rimane ora un unico nemico da sconfiggere: l’Inghilterra. Ma dopo la successiva vittoria di Wagram, e il conseguente armistizio, deve pensare a proteggere il suo nuovo immenso impero e incatenare le alleanze. A questo fine e per garantirsi un erede, divorzia da Josephine Beauharnais e sposa la diciottenne Maria Luisa figlia di Francesco II d’Austria. Sull’altro fronte, le vittorie del duca di Wellington in Portogallo e in alcune zone della stessa Spagna cominciano a risollevare il morale degli inglesi: l’esercito di Napoleone forse non sembra così invincibile come molti credono. L’imperatore ha allargato troppo i confini, il blocco navale, che non viene rispettato, pare solo a vantaggio dell’Inghilterra e c’è la possibilità che il suo progetto di dominare l’Europa stia naufragando. Infatti, nonostante sia ancora convinto che la sua Grande Armata sia l’esercito più forte in Europa, la nuova e folle guerra alla Russia, lo costringerà a una bruciante e letale ritirata sotto la neve.
In Spagna invece, Wellington, approfittando della campagna di Russia che ha sguarnito in parte le truppe imperiali è passato di vittoria in vittoria, ha conquistato il nord del paese detronizzando Giuseppe Bonaparte ed è entrato in Francia, sbaragliando i francesi. Gli altri stati europei alleati, anche l’imperatore austriaco ha dichiarato guerra al genero, sconfiggeranno Napoleone a Lipsia , conquisteranno Parigi e lo costringeranno ad accettare l’abdicazione e l’esilio sulll’isola d’Elba, rimettendo il Borbone sul trono francese. Ma la restaurazione non si fa amare dalla gente, appena un anno dopo Napoleone fugge dall’Elba, sbarca a Marsiglia ,osannato dal popolo in strada e da parte dell’esercito. Saranno gli ultimi cento giorni del suo impero. Ormai è di nuovo in sella, pronto a riconquistare appieno il potere e, prima che gli eserciti alleati contro la Francia possano ricompattarsi, decide di attaccare a sorpresa verso nord, in Belgio, dove sono stanza le truppe agli ordini di Wellington e del Fedelmaresciallo prussiano von Blucher. E di attaccare prima che i due eserciti possano riunirsi.
La maggior parte degli ufficiali e soldati che hanno combattuto al fianco di Wellington in Spagna è rientrato in patria, dalla patria arrivano pochi rinforzi, Wellington comanda un esercito raccogliticcio, lo scontro decisivo non può essere più rimandato ma può contare solo sull’appoggio di von Blucher che si è spostato a Ligny e deve far dietro front per raggiungerlo per contrastare i francesi sulla strada di Bruxelles. E alla fatidica data del 18 giugno i due mitici condottieri si scontrano vicino a Waterloo, in una grande sanguinosa battaglia che vide vincitore l’inglese e che sarà ricordata per sempre nei libri di storia.
Scarrow ci fornisce la sua meditata versione degli eventi che culminarono a Waterloo, nella celebre battaglia a che ha concluso il regno di un uomo come imperatore e trasformato l’altro nel massimo eroe nazionale. La parte fiction inclusa nella narrazione è estrapolata da Scarrow con tale emozionante autenticità che diventa difficile credere che non sia veramente accaduto …
Un romanzo straordinariamente coinvolgente che riesce a colmare tante lacune delle vite personali di Napoleone e Wellington e, contemporaneamente regala al lettore una grande storia d’avventura. Un degno suggello di una serie di prim’ordine. Superba ambientazione e ricostruzione psicologica dei personaggi, basti citare la dirittura morale anglosassone di Wellington che trattò l’abbattimento del tiranno corso quasi come una personale crociata e l’assoluta convinzione di Napoleone che Wellington non fosse alla sua altezza come stratega, clamorosamente smentita sul campo e che lo costrinse a scagliarsi nelle sue memorie contro l’inglese, imputandogli la sua sconfitta e tutte le sue disgrazie.