La storia che state per leggere è frutto della fantasia dellautore. Ma per una volta, qualsiasi analogia con fatti, luoghi e persone, vive o scomparse, non è assolutamente casuale. E non a caso
Italian Sharia è dedicato a Hina Saleem e Sanaa Dafani, uccise dai familiari in provincia di Brescia e di Pordenone, con laccusa di non aver rispettato le leggi dellIslam. Lanalogia tra la tragedia delle due giovani donne con quella di Amina, uccisa dal padre perché non era una buona musulmana, e Zahra, condannata allo stesso destino della sorella e per questo ricondotta a Marrakesch, raccontata nel romanzo è volutamente mal celata. Solo che questa volta siamo nella provincia toscana, tra Sesto Fiorentino e Prato, a giugno, durante i giorni che succedono al decesso di Michael Jackson e un uomo scopre una terribile verità: altre ragazze sono state ricondotte nei loro paesi dorigine per subire la stessa condanna sotto silenzio. Sarà inevitabile per lui, addetto stampa di mezza età al comune e insegnante ditaliano in un corso per immigrati, tentare di salvare Zahra. Un viaggio tra le contraddizioni dellItalia, un paese paradossalmente molto meno laico di quanto vuol apparire e il Marocco, per scoprire che, citando
Zeitgeist , il film diretto da Peter Joseph, le istituzioni religiose di questo mondo sono alla base della sporcizia.
Italian Sharia è tutto questo: la storia di un eroe borghese, unindagine letteraria, magistralmente documentata, su uno scottante tema dattualità, una panoramica sui fatti di ordinaria e ottusa intolleranza culturale e cattiva convivenza interraziale, una critica al fanatismo e a ogni estremismo religioso, politico o ideologico. Con Italian Sharia,
Paolo Grugni, come il suo protagonista (di cui non viene mai rivelato il nome), scrittore anche lui, compie un vero e proprio atto di militanza linguistica, avviato già con
Aiutami, il
jaccuse contro linsensibilità nei confronti della violenza sugli animali, perché la letteratura conserva la vita come la vita non riesce a conservarla. Da leggere. Assolutamente.