La trappola dei ricordi



Aldo Pagano
La trappola dei ricordi
Todaro
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In una città di fantasia (o forse no), la storia di una minuziosa indagine per un delitto, ma al tempo stesso la storia introspettiva e amara di un grande amore, tra presente e passato. Una calibrata ambientazione nell’alta borghesia italiana e allegati, con uno scenario bello, forse difficile da decifrare e che risente di un tocco leggermente decadente, ha accolto il ritorno a casa nella sua città natale del procuratore Emma Bonsanti e l’incontro con il primo e mai dimenticato vero affetto.
Causa dell’indagine del romanzo: la morte di un noto giornalista della zona. Un giornalista di successo, un garantista che conduceva trasmissioni della televisione pubblica. Morte naturale? Un malore, un incidente forse? O magari un suicidio? Ma no, scavando a fondo, i particolari non tornano, il procuratore Bonsanti li sviscera uno a uno. E invece un qualcosa, scaturito dalla segreteria telefonica, un’inezia all’inizio che si trasforma presto in tanti punti fermi, suggerisce l’omicidio ma un omicidio molto ben architettato e il vero movente continua a sfuggirle tra le dita quasi fosse acqua. Ma quale potrebbe essere?
Emma Bonsanti era appena arrivata alla stazione di Balbenna quando Carullo, il suo sovraintendente capo, le aveva annunciato tra capo e collo che doveva accollarsi un caso. E senza poterlo immaginare, doveva affrontare in diretta l’impatto con il cadavere di Roberto Carulli, il giornalista morto affogato. Era lui, il suo vecchio amore del liceo Tito Livio, quando gli ideali di una generazione dividevano i ragazzi tra destra e sinistra. Emma e Roberto erano stati su fronti opposti e la violenza di un fatto li aveva allontanati definitivamente. Emma era andata a studiare a nord, a vivere con il padre separato da sua madre, la duchessa Latilla di Montralupo, aveva un marito a Milano al quale era realmente affezionata e la sua vita piena di donna ormai matura, ma l’amore per Roberto, era stato forse quello vero e da poco era diventata segretamente la sua amante.
Un’ indagine gravata pesantemente da una serie di ricordi a cascata che s’incrociano tra passato e presente. Un’indagine così tipicamente italiana, dove niente è come pare. Dove il sesso costa un euro al chilo, dove il marcio è nascosto dappertutto. Servizi deviati, dossier drogati e dilagante corruzione schizzano fuori dappertutto, ognuno ha qualcosa da nascondere e nel sistema Italia il potere è sempre impelagato al massimo con gli intrighi o peggio. Per Emma: un passato e un presente carico di ricordi, di rimpianti e un difficilissimo presente, disseminato di trappole. Ma niente e nessuno potrà impedirle di provare ad aggirarle, scoperchiando anche il vaso di Pandora per arrivare fino in fondo.
Aldo Pagano: una scrittura limpida e facile che sa convincere.

Patrizia Debicke

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