I fantasmi si vestono nudi – Loriano Macchiavelli



Loriano Macchiavelli
I fantasmi si vestono nudi
Solferino
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Scrittore, sceneggiatore, drammaturgo, ‘padre’ della celebre serie con protagonista il caparbio sergente Sarti Antonio, Loriano Macchiavelli ritorna in libreria  con ‘I fantasmi si vestono nudi’ , romanzo intrigante e  soavemente poetico. Un romanzo raffinato  da lui definito apocrita,vocabolo per il quale fornisce con gradevole ironia al lettore più critico un serie di dotte spiegazioni per poi chiarire  di aver attribuito (maliziosamente?) la  definizione  apocrita  a certe  qualità della donna e dell’uomo, mentre  in realtà l’apocrita è  un insetto dell’ordine degli imenotteri. Che in questo romanzo c’entrano ben poco o  niente e soprattutto non hanno alcuna responsabilità degli avvenimenti descritti o di altri forse a divenire .
Un romanzo in cui regna la fantasia  e in cui  il Macchia,  scavando con colta perizia  nella ottocentesca tradizione letteraria della ghost story dominata da Conan Doyle e  Edgar Allan Poe, riesce a inserire un genere narrativo di stampo  ottocentesco e  gotico, mischiato  alla storia d’Italia.
Una trama toccante, intrigante, ambientata in una Bologna ancora piagata del dopoguerra con per protagonista  Santo Santotomasii , un ragazzo  di diciassette anni ,e per principale palcoscenico il portico di San Luca, lo spettacolare loggiato tutto  in salita  la cui edificazione risale al 1721.
Un ragazzo che si allena ogni giorno incoraggiato dall’amico, compagno di sogni e vicino di casa Biella, con il miraggio di diventare un ciclista e affronta con testardaggine giorno e notte,  in affannosa gara, i quasi quattro chilometri della  sterrata salita per arrivare  in cima, al Santuario , ma intanto ha trovato un lavoro come apprendista tipografo. Un lavoro che ha dovuto accettare per forza e gli ruga. Lui ha studiato al’Istituto Tecnico Aldini Gallerani ma l’ esistenza ,e cioè mangiare, pagare l’affitto e il resto, costa e quindi… Il lavoro gliel’ha trovato Arci , amico ed ex compagno partigiano di suo padre.  Ma non gli piace proprio :  anche perché  gli hanno detto  che nei primi tempi  dovrà solo spazzare il capannone e scaricare il materiale prima di  arrivare a meritare e rivestire la tuta da operaio . E poi un lavoro che, ma come prevederlo, già  dal primo giorno lo caccerà dritto  negli scontri provocati da  uno sciopero, arrivando metterlo persino in guai seri con la polizia. Tanto seri da non poter tornare da sua madre vedova  la sera  e poi doversi nascondere in soffitta  per giorni e giorni… Ma c’è la via  che, passando per i  tetti, permette di  uscire di notte ed è servita prima di lui  ad altri per sfuggire ai rastrellamenti fascisti fino al ’45.
Per Santo, arrabbiato e  deluso dalla sua vita, significa almeno potersi  liberare dalla domestica e  forzata  prigionia,  muoversi  e magari riprendere gli allenamenti… E in una notte senza nebbia , mentre pedala al chiarore della luna sul sinuoso e  sterrato percorso  del Portico di San Luca che conduce alla basilica sul Colle della Guardia,  uno spettrale gioco di ombre e di luci gli regalerà persino  l’eco cantilenante di una  processione. Una processione a quell’ora .  Non è possibile! Sono fantasmi?  Forse? Ma mentre  Santo  affrontata  la ripida salita si concede un attimo di tregua  e una sigaretta, il fato gli serberà un’incredibile sorpresa : la stupefacente apparizione  di  Crisantemia, bionda, dolce, gentile, bella  ma e… completamente nuda.  Crisantemia  però non è una ragazza qualunque, Crisantemia è un fantasma: è morta infatti più o meno dieci anni prima . Nel 1945 durante l‘efferata incursione dei nazisti e dei repubblichini, una mostruosa notturna “sorpresa”  nell’orfanotrofio sito sulla curva “delle Orfanelle”, a poche ore dalla liberazione di Bologna .  E quella notte  Crisantemia è stata vittima di un sanguinoso e barbaro delitto. Come e perché ? Non  rammenta, ma si è trattato  di una morte violenta e inquietante e  il suo cadavere è stato ritrovato straziato dai partigiani. 
Santo, che s’innamora perdutamente di Crisantemia,  si farà detective per indagare e riuscire a scoprire cosa  sia successo allora, mettendo in angoscia  sua madre e l’ amico Biella. Il compagno Arci, che ricorda bene quella storia anche se  non può credere alla sua cotta senza futuro per  un fantasma,  è disposto  invece  a dargli una mano. E  Santo in un  fantomatico balletto che coinvolge orfani e vittime di ingiustizia senza passato,  suore  bellissime e devote benefattrici, con determinazione ed educazione riuscirà a scoprire tutte  le delicate e perverse  trame  che si celavano   dietro a quel delitto.
Una favola riservata agli adulti che ci rimanda indietro nel tempo per richiamare alla  luce tanti, forse troppi momenti oscuri e pericolosi.  E altri di poco più recenti, quando  la vita rappresentava per tutti  i diseredati, i più deboli, solo difficile  lotta e sacrificio.  Ne scriviamo  al passato.  Ma oggi  le cose sono davvero cambiate?  E potrà  mai  il saper ricostruire una verità riuscire  a cambiare il futuro?

Patrizia Debicke

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