Sandrone Dazieri – La danza del Gorilla



Sandrone Dazieri
Sandrone Dazieri
Rizzoli
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Il ritorno del Gorilla
Il Gorilla è tornato. Dopo tanti anni di assenza, Sandrone Dazieri riporta sulla scena letteraria il Gorilla che, dopo essersi ritirato nella umida Amsterdam, torna nella Sua Milano.
Pronti, partenza, via… il detective senza licenza più “particolare” della letteratura gialla, torna sulla scena in una nuova storia, dove il finale non è sicuramente scontato.
Siamo nella Milano del dopo Expo, una Milano nuova, scintillante, dominata dai grattacieli illuminati e del bosco verticale, una città sempre più europea, lontana dalla Milano dagli anni 80, diversa, in cui il denaro diventa la nuova cocaina.
Il Gorilla vive ad Amsterdam, in una casa galleggiante sul canale, dove si è ritirato dopo essere uscito dall’ospedale a seguito della sparatoria in cui era rimasto coinvolto, e dove, grazie alla marjuana terapeutica, tiene a bada il suo doppio: il Socio. Il Gorilla, infatti, continua a soffrire di DDI (Disturbo dissociativo dell’identità); ne soffre fin da bambino e questa “malattia” ha caratterizzato la sua vita; una malattia a cui è sopravvissuto nascondendosi almeno fino a quando non è andato in ospedale per la pallottola conficcata nel cranio.
Ecco la particolarità del Gorilla, vivere, condividere e sopravvivere al suo alter ego, al suo opposto, che ruggisce come un leone in gabbia offuscando la ragione per passare all’azione, capace di mettere a tacere l’istinto e l’ironia con l’essere letale e freddo.
Una chiamata notturna lo informa che il suo amico Albero è morto, si è suicidato.
Il Gorilla non vuole tornare ma un amico è un amico e poi l’idea del suicidio non lo convince cosi, spinto dal Socio, decide di mettersi sulle tracce di una morte che tanto scontata come dice la polizia non è. Albero faceva il guardiano notturno per dei capannoni fuori Milano che vengono bruciati improvvisamente. Centra il suicidio con questo incendio?
Inizia così un’indagine pericolosa che porta il nostro “detective” a ricercare la verità in un sistema complesso, in cui i soldi navigano da una parte all’altra della città, finanziando la costruzione di palazzi sempre piu’ alti e luminosi e lasciando dietro le quinte il mondo dei reietti, dei tossici, degli immigrati, dei senza casa cui il Gorilla non può far meno di dare giustizia.
Dazeri racconta una Milano diversa da quella che aveva conosciuto appena si era trasferito dalla provincia, è una Milano che non ha più pietà delle persone che non hanno denaro, le emargina, le costringere a vivere ai bordi della città all’ombra di quei palazzi, di quei grattacieli pieni di stile che sono l’emblema di una città nuova, in cui la cocaina ed il denaro sono la linfa vitale per gli affari della criminalità organizzata.
Il Gorilla fa quello che sa far meglio: indaga e scava all’interno della vita il suo amico Albero, di suo figlio Mauro, fino a scoprire una doppia vita e grazie al supporto dei suoi amici pochi amici mette le mani su un sistema complesso e più grande di lui.
Tra le righe che scorrono rapidamente, il Gorilla si fa sopraffare dal suo Socio, la sua parte spietata, e pur se desideroso di abbandonare l’indagine e rifugiarsi di nuovo ad Amsterdam si trova a dover schivare proiettili e guai.
È un bel ritorno questo del personaggio di Dazieri, un ritorno atteso da anni, che non lascia deluso il lettore. Nelle pagine che scorrono velocemente, in una scrittura asciutta che ti incolla al testo, l’autore crea una storia avvincente, trasmettendo a chi legge la giusta suspense e la giusta dose di azione.
Milano viene vista attraverso gli angoli scuri e il Gorilla si trova a suo agio nei bassifondi di una città che troppo spesso è sulle copertine, ma che non rivela mail il suo lato nascosto, le sue radici profonde.
Attraverso La danza del Gorilla, Dazieri denuncia un sistema sociale che è sotto gli occhi di tutti ma che nessuno vuol vedere e lo fa mettendo in luce una società figlia del denaro in cui ogni cosa si può comprare ed ogni cosa ha un prezzo, giustizia compresa. In questo mondo fatto di apparenza il Gorilla si muove a disagio, restando indifferente al richiamo del denaro, cercando di essere fedele ai suoi ideali e restando emarginato per scelta.
Un romanzo da leggere tutto di un fiato, una storia avvincente, un personaggio da amare.

Mauro Grossi

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