Quel che è stato…
In alcuni casi, quaranta anni sono una vita intera, in altri è un lasso di tempo in cui il tutto scorre, perde di intensità e cede il passo all’esperienza. Intendiamoci, il peso delle stagioni non schiaccia ogni cosa. Pensate al vino, ha l’opportunità di essere un liquore pregiato o il più acido degli aceti. Cosa dire a proposito delle idee? Sono a prova di proiettile, capaci di rivoluzionare il mondo, ma quando invecchiano come le ricordiamo, realtà o storia? E gli uomini che se ne sono fatti carico diventano saggi o qualcos’altro?
L’antiquario di Brera è un romanzo di Ippolito Edmondo Ferrario ambientato tra Aprica e Milano. Il protagonista è Neri Pisani Dossi, un misantropo con carattere spigoloso, tanto per usare un eufemismo. Di professione antiquario, è un reduce dei ’70 e di Piazza San Babila, dedito a pratiche sessuali basate sul dominio. In pratica un sociopatico che divide l’appartamento con una presenza, interroga un’acquasantiera a forma di teschio, possiede un bastone animato da una lama affilata ed è in grado di conquistare anche il più ostile dei lettori. Insomma, un cattivo elemento con alcuni rarissimi slanci di bontà che riesce a farsi amare per quello che è, nel bene e nel male.
Dopo l’omicidio di un amico, entra in possesso della mano di gloria, un oscuro feticcio in grado di conferire un potere illimitato. Pur essendo determinato a distruggerlo, deve cambiare i suoi propositi quando le conseguenze del complotto colpiscono le persone che gli sono vicine. Con l’aiuto della giovane stagista Valentina e il fido autista Gaetano cerca di scoprire l’identità dei suoi persecutori. Il cerchio si stringe e nonostante ricorra all’aiuto della polizia, della religione e della magia la situazione volge sempre al peggio, sino a minacciare la sua stessa esistenza.
Ma non tutto è perduto, per uscire dai guai decide di chiedere aiuto al Barone Nero, la versione milanese in chiave edulcorata di Darth Fenner, e alla sua picaresca compagnia di camerati sopravvissuta ai “bei tempi che furono”.
Una lettura consigliata, anche solo per fare la conoscenza del protagonista e dei suoi compari. La trama dai risvolti tragicomici è ben congegnata ed è l’opportunità di conoscere una Milano magica ed esoterica.
L’antiquario di Brera
Mirko Giacchetti
