A un passo dalla vita



Thomas Melis
A un passo dalla vita
Lettere Animate
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L’essenziale sfugge all’attenzione.
Che la vita sia qualcosa che ti succede mentre sei distratto non è una novità. Con un tragitto di andata e ritorno dallo Zen a John Lennon l’ha detto e scritto un po’ chiunque, tanto da essere uno spicciolo nel tesoro dei pensieri scontati. Per farvi capire il valore della citazione si può monetizzare con un post in alcuni profili social o con un biglietto infilato tra la stagnola e un cioccolatino.
Poca roba, vero?
E vai a raccontarlo a chi sostiene che la vita sia come una scatola di cioccolatini, senza aver consumato gli occhi sui libri possiamo già sapere quale saggezza ci accompagnerà verso il diabete.
Anzi, non si butta via niente soprattutto se gratis. Fate così, quando rimanete impigliati in una chiacchierata di circostanza nell’ascensore, riciclatela al posto delle solite previsioni metereologiche. In men che si dica vi trasformerete nell’Eraclito del condominio che regala lumicini a posto del fuoco e sarete anche quello che “mica si capisce bene cosa dice ma è di una profondità da far spavento”.
Davvero, non se ne può più della saggezza in saldo ma, prima di tentare di strisciare in mezzo a concetti profondi e articolati, siete sicuri di non stare cercando un oggetto che vi siete nascosti sotto il naso?
Ditemi che non sprecate la vostra esistenza distratti da chissà quale sciocchezza?
Dopo Nessuno è intoccabile, Thomas Melis torna in libreria con A un passo dalla vita. Una storia di sana e robusta costituzione che però non si ferma al crimine ed è in grado di esprimersi in italiano arricchito dallo slang bastardo delle strade, dialetti a profusione e le lingue della malavita internazionale.
Calisto Vizzini ha 27 anni, in teoria dovrebbe essere uno studente di economia fuori corso e fuori sede a Firenze e mantenersi agli studi con dei piccoli lavori ma – in realtà – è un pusher con un discreto successo nel business e con molte prospettive nel mondo del narcotraffico. In compagnia dei soci d’affari Secco e Tamagotchi, si gode la vita al Platinum tra droga, belle donne e Champagne.
Sotto la patina dorata dell’apparenza, Calisto è comunque ancora un “terrone” affamato che sogna di giocare in serie A con i “tagliati”.
Un romanzo d’esordio che è un ottimo biglietto da visita. Non ripropone la classica favola al contrario di Scarface, dove la vita si consuma tra eccessi e paranoia, ma mette in scena l’apatica esistenza di chi in mezzo a una sonata classica percepisce un disturbo, un’interferenza che distrae – si fa per dire – verso un altrove sconosciuto.
Una storia in bilico tra ambizione e nausea.
Se vi è venuto in mente Sartre, tranquilli, il paragone non è poi così azzardato ed esagero mettendoci dentro anche un pizzico del miglior Bret Easton Ellis ma senza la mania e la furia omicida.
Bacco, tabacco e Venere riducono l’uomo in cenere, giusto? Per Bacco e tabacco già sappiamo, ma in merito alle “fimmene” sono indeciso se dirvi che Bea, Tati e Holli siano i vertici del Triangolo delle Bermuda o le Grazie che diffondono splendore gioia e prosperità.

Mirko Giacchetti

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