Libri per ragazzi: Due video per un delitto – Enrico Pandiani


Enrico Pandiani
Due video per un delitto
Piemme

Enrico Pandiani, maestro del noir, ha deciso di scendere in campo (narrativo) per i ragazzi con un thriller avventuroso, con una moderata dose di tecnologia moderna, che ha tutte le convenzioni dei due generi, ben intrecciati. C’è la banda di ragazzi curiosi e temerari che corrono incontro all’avventura incuranti dei pericoli e sfidando i grandi, quelli cattivi, qui cattivissimi, e anche quelli buoni, la polizia, perché vogliono farcela da soli. E c’è un piccolo mistero iniziale che svela un segreto e induce a un’indagine che scopre quanto è sepolto, letteralmente.

La banda della Quagga, che prende il nome da una zebra multicolore estinta, sono cinque tredicenni multietnici e multiculturali: Matteo e Angelo italiani, Alex romeno, Paloma peruviana, Muna sudanese. Sono ragazzi bravi e studiosi che fanno volontariato in una mensa per poveri, trasgressivi il giusto per la loro età. Insomma, stanno imparando a crescere. Ognuno è particolarmente bravo in un campo, ha una dote che metterà a frutto nel corso delle indagini. Matteo pratica l’aikido, Paloma è un’atleta di salto con l’asta, Alex un mago dei telefonini e così via.

 I Quagga, come dice l’esergo di Mark Twain, sono presi “dal furioso desiderio di andare in qualche posto e scavare alla ricerca di un tesoro nascosto”. L’occasione è data dal casuale ritrovamento in uno scomparto segreto di un vecchio mobile di una pellicola di 15 anni prima che mostra una persona che nasconde tre casse in una villa abbandonata. Che viene individuata con l’aiuto di un professore d’arte. Parte la caccia al tesoro, sembra di essere in film cult come I Goonies o Stand by me che segnarono indelebilmente l’immaginario giovanile. Avviene, un omicidio che si collega a un furto di sculture d’arte ellenistica di grande valore e spunta un secondo video che integra il primo, ma a un passo dal tesoro i ragazzi sono catturati dai malviventi che li hanno seguiti. “Ora occupiamoci di questi ficcanaso” decreta la trucida capobanda, novella Crudelia. La fine leggetela nelle ultime dieci pagine in cui spuntano due sigle significative, TPC e GIS. Un bel giallo che rispetta il genere e i lettori. 
Da 11 anni

     

Fernando Rotondo

Potrebbero interessarti anche...