Sotto il sole bastardo



Sébastien Bianco
Sotto il sole bastardo
Mondadori
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Prendete un autore, Sébastien Bianco, che si nasconde dietro un nome de plume, aggiungete una città, Milano, dove fa capolino un sole che fatica a donare calore e luce ai sofferenti protagonisti di Sotto il sole bastardo edito da Mondadori.
Il risultato è un noir in pieno stile Izzo, dove i personaggi entrano ed escono continuamente dalla foschia dell’ambientazione, ognuno alle prese con un passato o un presente difficile, immersi in una luce fredda che li presenta come sopravvissuti alle proprie sciagure personali.
Leggendo Sotto il sole bastardo, attraverso gli occhi dei personaggi, il lettore proverà sensazioni di malinconia, rifletterà sulle colpe dei padri che ricadono sui figli, si avvicinerà all’amara sensazione che genera la sconfitta, proverà il dolce gusto della ribellione fino ad abbracciare una illusoria redenzione. Questi sentimenti si fondono come succede solo quando la nebbia rende vaga la differenza tra il giorno e la notte.
Protagonisti di questa storia sono una coppia di amici fraterni d’infanzia, Giacomo ed Arcadia che in realtà tra di loro si chiamano Jack e Perla come a voler proteggere dal resto del mondo la genesi della loro forte unione. Entrambi sono riusciti ad uscire dall’infanzia buia, Jack lavora come meccanico in una grande filiale di manutenzione mentre Perla è avvocato pro bono di ragazzi con un presente difficile ed è entrata a far parte della cosiddetta Milano benestante. Jack accetterà di indossare il mantello di “Cavaliere oscuro” di fronte alla richiesta di Perla di nascondere un ragazzo quasi maggiorenne di nome Emiliano, figlio di un malavitoso calabrese accusato di un omicidio efferato legato forse a una faida familiare. Emiliano ha un cognome e una famiglia pesante, appartenente a un ramo perdente della cosca mafiosa. Attraverso il rapporto con il ragazzo Jack si troverà ancora una volta a contatto con la terribile ferocia di cui sono capaci gli esseri umani, cercando di difendersi a modo suo, appigliandosi alla sua grande passione per il pugilato che pratica ancora nonostante qualche chilo di troppo e mantenendo sempre vivo e forte il ricordo dell’amata moglie Clelia, portata via da un triste destino. Durante la narrazione Bianco non lesina dettagli nella caratterizzazione dei personaggi secondari, dalle figure paterne come il capo officina Pedretti o Mazzoni, l’imperatore del tempio delle botte, ai familiari di Emiliano passando per gli imprenditori della Milano benestante.  Questi ritratti precisi contribuiscono ancora di più a rendere la lettura accattivante. La fabula scorre egregiamente fino a raggiungere l’apice della suspense in un finale che narrerà il viaggio interiore di un angelo custode triste e violento, disposto a rischiare la propria vita pur di proteggere quel pizzico di innocenza che vede negli occhi di un ragazzo che a suo avviso merita ancora una possibilità nella vita. 

Gianluca Iaccarino

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