L’alienista



Caleb Carr
L’alienista
Newton Compton
Compralo su Compralo su Amazon

L’alienista di Caleb Carr è un romanzo del 1994, ripubblicato ora in vista della serie Tv che verrà programmata su Netflix.
Nel 1896, il futuro presidente degli Stati Uniti Theodore Roosevelt, commissario della polizia di New York (ruolo realmente ricoperto dal 1895 al 1897) si trova ad indagare su una serie di orribili omicidi, sia per la giovane età delle vittime, sono tutti ragazzini, sia per la tipologia delle vittime, tutti immigrati, poveri, costretti a prostituirsi e ritrovati orrendamente mutilatati.
La prerogativa del commissario è riuscire a fermare il serial killer, ma essendo a capo di una polizia corrotta e manipolata, più avvezza a tenere buoni rapporti sia con la politica che con i clan malavitosi, non trova altra soluzione che creare una squadra di investigatori anomali che inizieranno ad indagare in segreto. Il gruppo è composto di 5 elementi: John Schuyler Moore, giornalista di cronaca giudiziaria, abituato alla frequentazione dei bassifondi newyorkesi (sia per motivi professionali che per diletto), gli ispettori Marcus e Lucius Isaacson, fratelli ebrei e stravaganti, ma esperti delle nuove tecniche investigative, Sara Howard, la prima donna assunta dal distretto di polizia, con il ruolo di semplice segretaria, ma che vorrebbe diventare a tutti gli effetti un elemento operativo e il Dottor Laszlo Kreizler, alienista, ovvero, studioso delle patologie mentali. Appare infatti chiaro che per poter fermare il serial killer bisogna ricostruire il suo quadro psicologico, a partire dalla scelta delle vittime e del modus operandi, fino a capire il contesto nel quale è cresciuto e dove è maturata la sua ossessione.
L’alienista per buona parte scorre lentamente tra descrizioni ambientali e sociologiche di una città di fine ‘800. Ma sono parte integrante del romanzo, servono a spiegare al lettore gli ostacoli che la squadra di Roosevelt incontra nel voler risolvere il caso. Sembra infatti che a nessuno importi scoprire il serial killer, in un intreccio di politica, finanza, Chiesa e malavita, tutte unite, ognuno con le proprie ragioni,  per ostacolare le indagini.  A tratti il romanzo diventa un saggio sulle nuove tecniche investigative e sul lavoro del profiler. Sono termini che noi, da letteratura e televisione, siamo ormai abituati a sentire, ma qui, sono le prime volte che si sente parlare di antropometria (studio statistico delle misurazioni del corpo umano) di dattiloscopia (studio delle impronte digitali) e di profilo psicologico. Ma con l’avanzare delle indagini, che portano la squadra sempre più vicina alla soluzione, il romanzo accelera, inizia una vera lotta contro il tempo e contro l’assassino che ci trascina dentro un’atmosfera cupa, quasi gotica, in un crescendo di adrenalina e suspence. Ci vuole il giusto approccio per leggere L’alienista, bisogna dimenticare tutto quello che sappiamo della terminologia investigativa, fare un salto indietro nel tempo ed entrare letteralmente nella New York di fine ‘800. Se si riesce a fare questo, L’Alienista non potrà certo deludere.

 

Lucia Cristiano

Potrebbero interessarti anche...