L’ospite crudele di Rebecca Fleet, Longanesi editore, è l’opera prima di questa autrice; di lei si sa che ha studiato ad Oxford, che vive e lavora a Londra.
Possiamo definire questo romanzo uno psychothriller, che parte da una storia come tante, e si sviluppa in un turbine di emozioni e scoperte abbastanza inquietanti, fino ad arrivare al finale, forse prevedibile, ma sicuramente ad effetto.
La trama, così a raccontarla, non è abbastanza coinvolgente; un matrimonio stanco, una moglie che vede suo marito dissipare la sua vita e la sua brillante carriera di psicoterapeuta a causa della dipendenza da psicofarmaci, e così diventa facile per lei tradire.
Ma la vita non è facile e così, dietro un racconto, solo in apparenza banale, si occulta una realtà fatta di sotterfugi, di incontri clandestini, appassionati, vissuti in un turbine fatto di sesso che piano piano diventa amore.
Eppure quando la storia sta per diventare importante e pubblica, quando Caroline decide che è giunto il momento di lasciare il marito, accade che tutto si capovolge, niente è come sembra, e assistiamo, invece, ad un tentativo di recupero del loro matrimonio.
Questo tentativo si attua in una vacanza insolita, legata ad uno scambio di abitazioni, “ the house swap”, da qui il titolo originale del libro, che vede Caroline col marito occupare una casa alle porte di Londra, mentre la loro è occupata dagli ospiti sconosciuti.
Per provare a ricostruire il rapporto hanno lasciato il piccolo Eddie alla nonna, e sono soli dinanzi ai fallimenti, soli con le loro responsabilita’, soli con i loro ricordi.
Ma sono veramente soli? In questa strana casa Caroline trova, uno dopo l’altro indizi che la riportano ad un recente passato, che vuole, deve, dimenticare e del quale non può farne parola con nessuno, meno che mai con suo marito.
E da qui parte un susseguirsi di eventi che rischiano di travolgere la coppia, fino a mettere in pericolo ciò a cui più tengono.
Rebecca Fleet, nell’ultima parte, ha un guizzo geniale nella concitata descrizione degli eventi, nella conclusione drammatica, in cui, tuttavia si puo’ ancora trovare una possibilità di redenzione.
L’ospite crudele è un libro che si lascia leggere, che porta il lettore a voler sapere come va a finire, come, in fondo,un buon thriller deve fare.