Sua Eccellenza perde un pezzo – Andrea Vitali



Andrea Vitali
Sua Eccellenza perde un pezzo
Garzanti
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Quattro milioni di copie e una pioggia di premi letterari non sono certo uno scherzo. Ma quello che fa amare la scrittura giallo-comica e di impronta storica di Andrea Vitali esula dai puri numeri e affonda le sue motivazioni nel variopinto microcosmo che è riuscito a creare in oltre settanta opere e, in particolare, con la serie che vede come protagonista il maresciallo dei carabinieri Ernesto Maccadò.

Nel nuovo romanzo “Sua Eccellenza perde un pezzo”, edito da Garzanti, la storia prende il via il 7 aprile del 1930, un periodo di stampo fascista che Andrea Vitali ha studiato assai bene, concentrando le sue appassionate ricerche in quel di Bellano. 

Il maresciallo Maccadò è novello padre, ha la responsabilità di sorvegliare il carabiniere Beola e deve gestire l’appuntato siciliano Misfatti, secondo il quale, e giustamente, “Chi tace, non dice niente”.

La trama si dipana da una lettera che il procaccia Erminio Fracacci consegna ai fratelli Venerando e Gualtiero Scaccola. Proviene dal segretario del sindacato panettieri di Como, che chiede una mano per organizzare una gita in battello degli iscritti comaschi a Bellano, allo scopo di celebrare l’anniversario della fondazione di Roma. Il panettiere Gualtiero è contrario a organizzare la gita e vorrebbe una vita meno sacrificata, anche perché vive tra pane e lavoro, essendo cresciuto con il fratello all’ombra “di una madre attonita, vivace come un’ombra e di un padre padrone che dettava seccamente i ritmi delle giornate anche a suon di legnate o calci in culo e non tollerava distrazioni”.

Nel mentre, l’appuntato Beola, osservato dal Maccadò, freme per una donna, tale Venturina, e, invece, non potrebbe per il regolamento dell’arma che all’epoca vietava amoreggiamenti e relazioni intime con donne nelle sedi di servizio: andavano troncate col trasferimento del militare. 

La tanto agognata gita dei panettieri, con tanto di visita all’orrido e lauta libagione, dunque, si farà? Verrà pure il Federale di Como in persona?

Anche in questo romanzo l’ex medico e brillante narratore originario di Bellano ci catapulta nelle dinamiche di un mondo colorato e pulsante, che si palesa attraverso capitoli assai brevi, velocissimi, tessere di un puzzle che compongono affreschi di umanità, spesso tratteggiati nei minimi dettagli. Sempre coinvolgenti. Bisogna riconoscere ad Andrea Vitali di avere una capacità di tirare la suspense al limite, proprio grazie alla capacità di intrecciare trame, piccole e macro, e di stimolare il lettore a comporre il puzzle, sfidandolo con indugi e cambi di scena.

Più che di gialli, si tratta di misteri all’interno di un più ampio e caleidoscopico universo, costellato da romanzi storici che vertono intorno a una Bellano oggi diventata caput mundi della narrazione di Andrea Vitali. L’ironia graffiante di cui dà prova il suo autore si sposa all’umanità che, alla fine, tutto abbraccia.

In questo peculiare contesto gli oggetti che un ruolo importante rivestono anche nelle opere poetiche di Giuseppe Parini, originario della Brianza – spesso scatenano nei libri di Vitali pittoreschi intrighi che hanno a che fare con scomparse, piccoli incidenti che accendono la miccia di segreti, complotti o relazioni inconfessabili. È il caso di “Nome d’arte Doris Brilli” con una tabacchiera, del quadretto con il sacro cuore di Gesù de “La signorina Tecla Manzi” ma anche del nuovo romanzo “Sua eccellenza perde un pezzo”, con un oggetto che vi invitiamo a scoprire nelle pagine.

I personaggi, a un certo punto della narrazione, perdono pezzi, in senso oggettivo e metaforico, e il loro ritrovamento con il supporto del prezioso maresciallo Ernesto Maccado’ mette nell’angolo uomini e donne, scombina vite, porta alla luce segreti inconfessabili per l’epoca, scelta ad hoc per rendere ancora più sorprendente e di impatto il meccanismo di scoperta. 

Torna alla mente “Nome d’arte Doris Brilli”, il primo romanzo in ordine cronologico da un punto di vista narrativo della serie che si è aperta nel 2004 con “La signorina Tecla Manzi”. “Doris Brilli, di fatto, è il primo su cui si concentrerà la serie televisiva che si inizierà a girare a Bellano a settembre” ha preannunciato Andrea Vitali a Chronicae, il festival del romanzo storico a Piove di Sacco. Prepariamoci, pertanto, a vedere anche sul piccolo schermo gli eroi dai nomi memorabili (Pagnotta, Gesummaria, Venerando, Desolina, Venturina, Davidone, Tre Rombotuanti, Guercio Nativo, Assioma Spenaroli, Scudiscia…). E un nuovo romanzo uscirà per la serie di Maccado’, con protagonista un avvocato. Insomma, arriverà presto la tredicesima chicca della serie del prolifico autore. Prepariamoci a una caccia serrata tra le pagine, da gustare con il sorriso sulle labbra.

Monica Sommacampagna

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