Santiago. Dicembre 1974- settembre 1976. Dopo il golpe fascista militare contro la democrazia, l’Italia chiude le relazioni diplomatiche con il Cile. Restano incaricati d’affari Piero De Masi prima, Tomaso de Vergottini poi, un console, il personale. La situazione peggiora. La Residenza comincia a ospitare i perseguitati che chiedono asilo. Il massimo (250) si raggiunge perché non viene autorizzato l’espatrio dopo che nel giardino viene buttato il cadavere di una giovane mirista. In Chi ha ucciso Lumi Videla il numero due italiano Emilio Barbarani racconta quei mesi, senza ambizioni storiografiche, con grazia letteraria.
valerio calzolaio