Mariolina Venezia

Mariolina Venezia, vincitrice del Premio Campiello 2007, prima di Mille anni che sto qui aveva pubblicato tre libri di poesie in Francia e una raccolta di racconti “Altri miracoli”. Vive e lavora a Roma.

Il libro (di un altro) che avresti voluto scrivere e il libro (tuo) che NON avresti voluto scrivere
Moby Dick di Herman Melville
Nessuno finora

Sei una scrittrice di genere o una scrittrice tout court, perché?
Credo che quando uno fa una cosa fatta molto bene saltino i parametri. Bisogna sempre scrivere al meglio della forma per far saltare i parametri.

Un sempreverde (libro) da tenere sul comodino, una canzone da ascoltare sempre, un film da riguardare
Gli anni dell’apprendistato di Wilhelm Meister di Wolfgang Goethe
Niente da capire di Francesco De Gregori
The shop around the corner di Ernst Lubitsch

Si può vivere di sola scrittura oggi?
Io ci vivo, oltre che narrativa scrivo anche sceneggiatura per la televisione, sto scrivendo la seconda parte di “Butta la luna”, in passato ho scritto anche alcuni episodi de “La Squadra”

Favorevole o contrario alle scuole di scrittura creativa? Perchè?
Male non fanno, io ho frequentato il DAMS dove si studia la scrittura, poi il centro sperimentale di cinematografia e la scuola di sceneggiatura della RAI e alcune lezioni di Leo Benvenuti. Penso che quando c’è qualcosa da imparare convenga farlo.

E’ utile la poesia oggi?
Si, la poesia è ancora utile. Continuo a scrivere poesie anche se non le pubblico più. I libri di poesia vengono stampati in un numero così limitato di copie che ho deciso di farle leggere direttamente senza stare a pubblicare il libro.

Che cosa pensi delle trasposizione cinematografica dei libri: che effetto ti fa? E’ vero che nel passaggio fra la carta e la pellicola si perde qualcosa o no?
E’ una cosa diversa, può essere più o meno riuscita, nel film si può anche acquistare. Dipende se è fatto bene o meno.

A che punto è la realizzazione del film tratto da Mille anni che sto qui?
I diritti sono stati venduti, stiamo lavorando per realizzare il film e io collaboro alla stesura della sceneggiatura.

Pensi di scrivere un seguito o una storia parallela a Mille anni che sto qui?
Per ora no, sto lavorando a due libri contemporaneamente che non so se e quando finirò. Credo che si debba sempre avere un margine di dubbio, non si deve dare per scontato il fatto che il libro vada a termine, bisogna rimettere sempre tutto in gioco fino all’ultima riga.

Mille anni che sto qui è stato anche distribuito all’estero?
Il libro è stato tradotto in venti paesi, tra i quali Stati Uniti, Francia, Inghilterra, Brasile, Portogallo, Spagna, Israele, Grecia Turchia, Svezia, Croazia e piano piano sta uscendo in tutti. Recentemente sono stata in Spagna a promuovere il libro che è uscito prima in castigliano e poi in catalano. Solo in Italia sono ne state vendute 100’000 copie.

C’era qualcosa di autobiografico o ispirato alla tua famiglia?
Di autobiografico c`è pochissimo, ho preso spunto da fatti reali trasformati e dai racconti della nonna.

Ambretta Sampietro

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