Una bimba di tredici mesi si trova in spiaggia con i suoi genitori. Libera, allegra, spensierata. Ma le nubi si avvicinano all’orizzonte. La piccola che si chiama Lily Hamilton ad un certo punto non si trova più, è scomparsa. Dopo alcuni giorni di infruttuosa ricerca il padre si presenta nell’ufficio di un investigatore privato. Ritiene di sapere chi ha sequestrato sua figlia. Charlie Cameron decide di affrontare la situazione anche se teme di destare dolori antichi. Anche la polizia si avvia ad indagare.
Mark Hamilton, il padre, ha avuto una relazione con una certa donna Morton. La convinzione che avesse preso lei la bambina sembra però campata in aria. Lilly aveva frequentato una scuola superiore ma presto si era ritirata. Scuola con un preside indisponente e preoccupato del buon nome dell’istituto. All’interno un insegnante accusato di molestie sessuali e velocemente allontano che comunque ha sempre respinto tali accuse.
Ma vengono rivenuti altri morti e bambini rimasti sottoterra per tanto tempo. Si insinua l’idea che siano opera di una sola persona. Forse un personaggio misterioso, un insospettabile dalla vita irreprensibile che nasconde con sagacia la sua doppia esistenza per poi dar sfogo ai suoi istinti e lasciare libero il campo ad una sete di desiderio frammista a violenza. Insomma in quadro frastagliato che prosegue tra false accuse sino agli esiti finali.
Mullen è uno scrittore che alterna la sua vita tra la Scozia e l’isola di Creta. In questi luoghi ha maturato la sua passione per la scrittura che l’ha portato a scrivere più di dieci libri, con notevole successo.
La scrittura briosa e disinvolta si interseca con la trama del libro e avvince il lettore sino alla fine.