Il nemico che gioca con i nomi – Paolo Negro

nemico_nomi_fronte_highIl nemico che gioca con i nomi
di Paolo Negro
Imprimatur
dal 23 Febbraio

«Di fronte ai suoi occhi c’era il fermoimmagine di una parola sola. Sempre la stessa: “Il sacrificabile”»
Il 28 giugno, due fratelli nati a Rosazza, sperduto paese delle prealpi biellesi, perdono la vita. Tutti e due precipitano per cento metri. Tutti e due, nello stesso giorno e alla stessa ora, ma in luoghi lontani tra loro migliaia di chilometri: Assuan e New York.
Ufficialmente tutto viene frettolosamente spiegato come «un drammatico gioco del destino» e non ci sono indagini approfondite nè in Egitto, né negli Stati Uniti. C’è solo silenzio, un silenzio ostinato. Null’altro. Anche le perplessità sollevate da John Demichelis, il funzionario dell’ambasciata italiana di Washington incaricato di accompagnare il feretro di uno dei due fratelli in Italia, cadono inesorabilmente nel vuoto.
Eppure è proprio lui a non arrendersi. Sospetto dopo sospetto, è l’unico a cercare qualche risposta inseguendo, quelle che appaiono come ombre e invece sono frammenti di storia vera. Tra Stati Uniti e Italia, in un continuo intreccio di nuove informazioni, iniziano così a dipanarsi i fili di una trama che agita passato e presente, vecchia massoneria e nuovo terrorismo.

Perché i due fratelli morti sono soltanto le ultime vittime di una lunga guerra sotterranea mai finita.
Perché i nomi degli assassini e le loro bandiere sono cambiati nel tempo, ma mai il vero progetto di cui sono stati solo uno strumento. Perché un filo rosso sangue sembra legare tutto da oltre un secolo: a partire dai tempi in cui Napoleone aderì in Egitto alla loggia Isis, sino ad arrivare, dopo una girandola di nomi e sigle di morte che hanno attraversato interi decenni, al nuovo terrorismo dell’Isis. Perché con il nome attraverso cui tutto è iniziato, con quel nome tutto ora deve compiersi. Perché l’ultima battaglia contro chi ha disegnato un Nuovo ordine mondiale è ormai iniziata.
Sotto gli occhi di tutti.

Paolo Negro, torinese, giornalista, ha lavorato nei principali quotidiani italiani («La Stampa», «la Repubblica», «Il Giornale»). E’stato responsabile mass media del Medals Plaza olimpico delle Olimpiadi Invernali di Torino 2006 e quindi responsabile mass media della cerimonia di chiusura delle Paralimpiadi Invernali Torino 2006.
Dal 2008 ha pubblicato numerosi romanzi: L’ultimo dei templari, La Leggenda, Il segreto dell’arca. Nel 2011 ha pubblicato Filmgate (Editori Riuniti), libro intervista al produttore cinematografico Silvio Sardi. Nel 2014 ha pubblicato il thriller storico Spiritus Templi tradotto poi da Boveda editores – settembre 2016 – per il mercato spagnolo e sudamericano.

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