Sangue Khmer



Fabio Novel
Sangue Khmer
Odissea Digital
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Scrive dell’ultimo romanzo di Fabio Novel, Stefano Di Marino:…« E adesso arriva questo Sangue khmer, che già dal titolo mi porta in paesaggi amati, in quell’Asia torrida e umida che oggi forse sta scomparendo ma che in altre epoche e in altri contesti sia io che Fabio abbiamo conosciuto e amato. Una storia che mi sarebbe piaciuto leggere su Segretissimo ma che è godibilissima anche in questo formato ebook. Attuale come quando fu scritta nella sua prima versione, che ebbi il piacere di leggere diversi anni fa….»
Chi ha stuprato e barbaramente ucciso almeno dieci bambine nella tormentata Cambogia del 1992? La polizia non si muove e un intricato muro di omertà copre i delitti. Nessuno vuol sapere? Solo Tia, una giovane volontaria, arruolatasi nelle file dell’organizzazione umanitaria Médicins Pour Le Mond in cerca di riscatto, pretende giustizia e per ottenerla non esiterà a sfidare i lati più oscuri del male. Phnom Penh, 1992.
La Cambogia è una nazione sotto choc, ancora oppressa da disordini e da marcia corruzione a tutti i livelli. Ha pagato con il sangue il giogo del Viêt Nam e la feroce guerra civile, con il genocidio polpotista o genocidio cambogiano perpetrato dal regime maoista e dei khmer Rossi, ed è una nazione moralmente e fisicamente distrutta, che deve ricostruirsi per rinascere. Da un anno nel paese è operativa la missione UNTAC con più di ventimila uomini tra caschi blu e funzionari, che dovrebbero garantire il disarmo, il controllo dei diversi movimenti ancora in lotta tra loro e il regolare svolgimento delle previste elezioni democratiche. Ed è qui che, proveniente da Amsterdam, sbarcherà Tia Liliek, olandese poliglotta, sangue misto (con padre originario di Giava) ex campionessa di kik-boxing, in fuga dalla depressione. Dedicarsi anima e corpo al volontariato e cercare di alleviare le ferite e le disgrazie dei più deboli, la riporta a vivere. Si guarda intorno e presto comincia a parlare con Peuw, una ragazzina, rimasta orfana e affidata alla zia, una tra i tanti della sua età che frequentano il cortile dell’ambulatorio in cerca di cibo: le insegna l’inglese e si affeziona a lei, tanto da pensare a un’adozione. Ma, all’improvviso,  Pew scompare e pochi giorni dopo viene ritrovata uccisa in un vicolo della capitale cambogiana. Stuprata, imbellettata come una prostituta e con la testa infilata in un sacchetto di plastica nera. Tia Liliek scopre che Peuw non è la prima, almeno altre dieci ragazzine sono state seviziate e ritrovate morte rispettando il copione dello stesso atroce cerimoniale. Un perverso serial killer pedofilo? Tia vorrebbe far luce, scoprire l’assassino, chiede giustizia. Con l’aiuto di Marco D’Angelo, un brigadiere dei Carabinieri distaccati alla Polizia Civile dell’UNTAC, spinge per un’inchiesta. Ma la morte di quelle bambine pare che non interessi, le priorità cambogiane e delle Nazioni Unite in quel momento sono altre. E poi perché la polizia locale non vuole investigare, nemmeno dopo pressioni? Perché la DGSE, lo spionaggio francese, s’interessa della faccenda? Perché anche la CIA muove le sue fila, nell’ombra? E, soprattutto: chi è l’omicida? Purtroppo Phnom Penh è peggio di una giungla e chi vuol coprire il fattaccio rende le indagini quasi impossibili e troppo pericolose. Letali? Ci vorranno molti anni per raggiungere finalmente la verità e la strada sarà lunga, faticosa, costellata di ostacoli e la soluzione amara e imprevedibile.
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Patrizia Debicke

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