Una storia pazzesca, inverosimile e avvincente che si snoda per ben trecentonovantasette pagine al ritmo di una danza magica. I protagonisti sono un famoso scrittore di romanzi gialli, Alvaro Vasquez de Aro, pseudonimo di Alvaro Rodriguez Lopez e il suo amico dei tempi di scuola, Mateo Cabrera, enigmista di scarso successo. Tutto parte dall’incontro che avviene tra i due amici ormai adulti dopo che non si sono frequentati per anni: sarà Mateo a chiamare in suo soccorso Alvaro con una telefonata dal tono accorato.
Nonostante gli anni passati Alvaro si sentirà in dovere di accorrere, trovandosi implicato in una situazione dai contorni poco chiari. I continui salti temporali tra il 1993 e il 2019, restituiscono l’impressione che un mistero vada svelato, senza mai accennarlo chiaramente, finché improvvisamente viene rivelato da uno dei protagonisti. Ma la rivelazione è incompleta e da quel momento la verità verrà arricchita di dettagli e particolari sempre nuovi fino a cambiare più volte aspetto e diventare un’altra. Diciamo una nuova verità che contiene quella rivelata in precedenza ma la amplia e la distorce.
Una narrazione complessa, da seguire con concentrazione e attenzione per non perdere i particolari che sono sempre importanti, scandita dai titoli enigmistici dei capitoli. Inoltre mentre Alvaro è il narratore dei capitoli datati 2019, Mateo è quello dei capitoli del 1993: questo salto di protagonista spiazza il lettore e complica la vicenda. L’ io narrante terzo sopraggiunge solo verso la fine del libro per tirare le fila del racconto e giungere alla conclusione davvero sorprendente.
Per lettori esperti. Da leggere con attenzione e assaporare con calma.
