Sette giorni perfetti



Rosie Walsh
Sette giorni perfetti
Longanesi
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Sarah e Eddie si incontrano per caso, in un caldo pomeriggio di giugno. Da perfetti estranei iniziano a scherzare, parlare e socializzare, alimentando un’alchimia che avvertano entrambi, un richiamo che non è solo attrazione fisica e che da semplice chiacchierata si trasforma in una settimana bellissima trascorsa insieme. Sette giorni perfetti, appunto. Impegni presi in precedenza obbligano i due a separarsi con la promessa di rivedersi e di continuare in una storia che non è solo un’avventura. Ma Eddie sparisce. Non chiama più, non manda messaggi, sembra essersi volatilizzato, gettando Sarah nella più totale disperazione. Sembra un copione già visto, un uomo incontra una donna e subito dopo sparisce, la donna non può che è essere disperata dopo l’umiliazione subita. Ma “Sette giorni perfetti” di Rosie Walsh è molto altro. Con un inizio un po’ lento, che rischia di annoiare un po’, il romanzo prende presto il ritmo di un thriller, ci fa vivere le pene sofferte da Sarah, che non si da pace, che vuole a tutti i costi trovare una spiegazione alla scomparsa di Eddie, spiegazione che non può essere la semplice archiviazione di un’avventura estiva. Per Sarah è amore, ed è sicura che sia la stessa cosa per Eddie. Proprio in virtù del più nobile dei sentimenti, Sarah non cede, continua a cercare Eddie, continua a scrivergli messaggi nella speranza che lui si rifaccia vivo, continua a cercarlo, scavando dentro se stessa e rivivendo il proprio passato. Un passato che coinvolge anche Eddie, che ha cambiato entrambe le loro vite, ponendoli di fronte ad una scelta quasi impossibile da affrontare. Ma siamo su MilanoNera e quindi c’è un’indagine. Non la classica indagine ad un assassino o a un mostro, non il classico investigatore sopra le righe, ma un’indagine sui sentimenti che porta a scandagliare a fondo le emozioni provate da un cuore infranto, da un sogno che va in frantumi. In un mondo sempre più social, dove siamo abituati a vedere le vite delle persone messe in vetrina, un messaggio visualizzato senza risposta crea nella protagonista una spirale di disperazione palpabile, angosciante portandola a compiere gesti estremi nei quali non si riconosce più. Rosie Walsh ha orchestrato bene il romanzo, con continui colpi di scena tipici del romanzo giallo, cambiando completamente la visione d’insieme, spiazzando il lettore ormai convinto di avere in mano la soluzione del libro. Saltando da passato a presente in continuazione e intervallando i capitoli con lettere scritte in una sorta di diario, di cui solo alla fine si scoprirà chi è il mittente e chi il destinatario, l’autrice ha creato una storia d’amore e di lontananza con la suspense di un thriller, con protagonista una donna che sa essere forte, ma che combatte con le proprie fragilità e che si assume la responsabilità dei propri errori.

Lucia Cristiano

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