Le sultane



Marilù Oliva
Le sultane
Elliot
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L’errore più comune è quello di considerare la vecchiaia, l’anzianità , la terza età, chiamatela un po’ come volete, un’inutile zona di transito, una sorta di sala d’attesa per l’ineluttabile fine.
Certo la strada che si è percorsa è lunga, il bagaglio che ci si porta faticosamente appresso è sempre più pesante, carico di ricordi, dolori, rimpianti, e il futuro è limitato, un tempo piccolo.  Ma la vita non è certo finita, al contrario si presenta sempre imprevedibilmente uguale, con il suo carico di speranze, aspettative,sogni, piccoli vizi, manie. L’anzianità è solo un punto di osservazione diverso sulla strada della vita, cambiano forse le priorità, mutano i desideri, ma certo non spariscono.
In un mondo che considera gli anziani come un peso da soppportare, Marilù Oliva racconta una storia di amicizia, di rabbia, di desideri ancora vivi e di sogni da realizzare.
Ecco, queste sono le tre sultane, tre anziane vicine di casa, tre donne che reagiscono in modo imprevedibile a una circostanza tutto sommato banale, ma che cambierà la loro vita.
Una storia che alterna atmosfere noir a momenti di malinconica riflessione e a altri che strappano un sorriso, seppur amaro. Nessun giudizio, nessuna morale, solo il racconto della vita, che è tale sino alla fine.

 

Cristina Aicardi

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