Sulle tracce di LeRoux – Elaine Shannon



Elaine Shannon
Sulle tracce di LeRoux
HarperCollins
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Da oggi 25 giugno  per i tipi della Harper e Collins è disponibile in libreria “Sulle tracce di LeRoux/la vera storia della sconfitta di un genio criminale e del suo impero”, a firma di Elaine Shannon. Una true crime story che ci consente di conoscere da vicino pericolosi criminali dislocati nei luoghi più instabili del pianeta.
Se non fossero la stessa autrice a ribadirlo e il noto regista Michael Mann (L’ultimo dei Moichani, Heat/la sfida, Insider/dietro la verità, giusto per citare alcuni dei suoi film), che ne scrive la prefazione, si stenderebbe a credere che la storia sia assolutamente vera.
In ogni pagina, infatti, la realtà supera l’immaginazione e sembra di calarsi in un film d’azione, tutto inseguimenti, intercettazioni, sparatorie, omicidi e arresti nei quattro continenti.
Dopo una carriera nell’ambito della sicurezza informatica, Paul LeRoux, nato in Zimbabwe e cresciuto in Sudafrica, inizia a sviluppare un modello di business senza precedenti per il crimine organizzato transnazionale e costruisce un vero e proprio impero criminale, Cartel 4.0, utilizzando la gig economy e gli strumenti dell’era digitale. Le sue attività hanno generato milioni di dollari in vendite di armi, droghe, prodotti chimici, tecnologia missilistica e omicidi. Inizialmente LeRoux era solo un’immagine fantasma sui radar di forze dell’ordine e intelligence, ma tutto comincia a cambiare quando attira l’attenzione della divisione Operazioni Speciali della DEA, che riesce a penetrare nella sua cerchia ristretta e a sgominare l’organizzazione.
“La suspense con cui vengono ricostruite le cinque operazioni di cattura –scrive Michael Mann- è palpabile in molte sezioni del libro e credo che difficilmente un romanzo riuscirebbe a raggiungere un tale livello di tensione e a descrivere in maniera così vivida le nuove dimensioni del crimine. L’autenticità di questa storia si basa sulla profonda conoscenza da parte di Shannon delle forze dell’ordine (federali e transnazionali) e delle imprese criminali, e sulla veridicità delle fonti esclusive. In poche parole, è molto meglio di qualsiasi giallo si possa architettare. Shannon ha la grande capacità di immergersi nel flusso degli eventi, facendo prendere loro vita con la scrittura. Sai che è tutto vero, e ci sei dentro. Mentre leggevo la prima bozza ho avuto l’impressione, come mai mi era capitato prima, di ritrovarmi davvero all’interno di un impero criminale e di seguire passo passo la quotidianità del suo fondatore, geniale e spietato. La sensazione di pericolo e di ansia ininterrotta è tangibile. È come finire in una serie dal titolo Vite di uomini ricchi e malvagi. Allo stesso modo, il libro ci conduce nelle esistenze di Tom Cindric ed Eric Stouch, i due agenti del Gruppo 960 della Dea, protagonisti dell’indagine che ha portato all’individuazione di LeRoux. Da un continente all’altro, attraversando fusi orari, buie stanze di motel e Paesi pericolosi, siamo al fianco dei più grandi cacciatori di criminali al mondo. Ma la vera scoperta al centro di questa avvincente saga di true crime è Paul Calder LeRoux con la sua innovazione. LeRoux è un genio dell’informatica diventato un signore del male che si è lasciato qualche omicidio a sangue freddo alle spalle.”
Elaine Shannon, reporter investigativa che gode della fiducia delle forze dell’ordine e dell’intelligence, esperta di spionaggio, terrorismo e crimine organizzato, si è immersa per anni in questo mondo oscuro dando vita a una narrazione mozzafiato, che illustra una realtà più incredibile di un romanzo e racconta un nuovo tipo di criminalità. Da questa vicenda sarà presto tratto un film diretto proprio da Michael Mann.
Nelle sue note finale per i lettori la scrittrice puntualizza: “Questo libro è il frutto di migliaia di ore di interviste, svolte nel corso di sei anni, a persone che hanno partecipato direttamente e conoscono gli eventi descritti nel libro, e della consultazione di migliaia di fonti, tra cui documenti governativi, appunti personali, diari, e-mail, messaggi di testo, cronologie degli eventi, fotografie, trascrizioni, registrazioni audio e video e carte sequestrate agli indagati e ai condannati per i diversi crimini. Per proteggere vite innocenti, ho usato dei nomi di fantasia per nascondere l’identità delle persone che hanno lavorato o ancora lavorano sotto copertura, o che si trovano a vivere e a operare in situazioni di estremo pericolo. Tra queste ci sono: Taj, agente sotto copertura della dea; Jack, l’ex dipendente di LeRoux che si è infiltrato nell’organizzazione come informatore della Dea per fermare gli omicidi e consegnare LeRoux alla giustizia; Anya, la fidanzata di Jack; Leo, un mercenario europeo amico di Jack; Diego, l’informatore della dea che si è finto un rappresentante del cartello colombiano per arrestare LeRoux; Geraldo, l’informatore della dea che si è finto socio di Diego; Georges, il pilota professionista e fonte della Dea in Africa e in Asia, che ha contribuito alla cattura di LeRoux; Bee è il nome in codice di un dipendente thailandese dell’ufficio della dea a Bangkok.”
Paul Calder LeRoux è detenuto in una struttura federale, si è dichiarato colpevole di alcuni reati e ha collaborato in qualità di testimone del governo contro gli uomini che aveva assoldato per gli omicidi su commissione, il traffico di droga e armi, e per altri crimini.

 

Roberto Mistretta

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