Gillian e Terry sono due giovani studentesse anglofone che vivono a Roma. Gillian lavora come guida per mantenersi gli studi. La madre era morta suicida dieci anni prima e il padre l’aveva allontanata da Londra mettendola in collegio. Gillian torna però precipitosamente nella City dopo aver ricevuto una strana e allarmante telefonata proprio dal padre Henry. Lì troverà il genitore in fin di vita e un misterioso serial killer che sembra conoscerla bene. Per fortuna un giovane e affascinante ispettore di Scotland Yard, Michael Kelly, si incarica di difenderla e di investigare per scoprire e catturare il colpevole. Le indagini dovranno scavare nel difficile passato di Gillian e nell’attività dei suoi genitori che avevano deciso di seguire giovani disadattati per cercare di riportarli sulla retta via.
La storia di London Blood si dipana in una grigia e piovosa Londra, macchiata dal sangue di efferati omicidi rituali. I due protagonisti, Gillian e Michael, inseguono il serial killer per dargli un volto, cercando di comprenderne la psicologia contorta. Tra rapimenti, delitti e scontri all’ultimo sangue la coppia riuscirà nel finale a venire a capo del mistero.
Protagonisti e personaggi di contorno hanno tipici tratti caratterizzanti: coraggio, bellezza e forza d’animo per quelli positivi e pensieri oscuri e forza fisica per quelli negativi.
La lettura è stilisticamente piana e procede senza difficoltà lungo tutte le quattrocento pagine.
Siamo di fronte a un thriller che potremmo definire anomalo per il suo frequente scivolare nel rosa, particolare che lo rende sicuramente adatto a un pubblico appassionato di controverse storie romantiche a lieto fine. Può interessare soprattutto un target young adult che troverà facile immedesimarsi nelle vicende della giovane studentessa alle prese con i problemi tipici della sua età: il difficile rapporto con i genitori, la vita fuori della nazione di origine, un lavoro per pagarsi gli studi, le relazioni con gli amici e con i partner…
Gillian è una ragazza in cerca di un’identità, di una propria strada indipendente da quella dei genitori. Non riesce a costruire una relazione fissa e cerca in Michael un rifugio alle proprie insicurezze. Il suo lato oscuro, non sufficientemente chiarito, la rende instabile e indecisa, usando una metafora da Guerre Stellari, su quale “lato della forza” orientarsi.
London blood – Giulia Nebbia
Cristina Bruno
