I delitti di Corso Garibaldi – Marco Polillo

I delitti di Corso Garibaldi sono l’ultimo libro di Marco Polillo, scomparso nel 2019, che esce ora postumo per i tipi di Rizzoli. Polillo, che è stato direttore generale di Rizzoli e Mondadori, presidente dell’AIE e fondatore della casa editrice che porta il suo nome, ha creato il personaggio del vice-commissario Enea Zottia, protagonista di cinque romanzi precedenti. 

In una vecchia casa di ringhiera affacciata su Corso Garibaldi a Milano viene ritrovato il cadavere di uno sconosciuto riverso sulle scale. La squadra del commissario Francisci e del vice-commissario Zottia indaga e scopre presto un altro cadavere che complica oltremodo la situazione.

Lo stile di Polillo è accurato e delicato nonostante l’efferatezza dei crimini e la sua penna sa tratteggiare in modo magistrale i personaggi. Proprio la descrizione e lo spessore psicologico dei personaggi costituisce il punto di forza del romanzo. Non solo il personaggio di Zottia, ma anche quello di Francisci e del maresciallo Sanfilippo, degli abitanti dei sei appartamenti del palazzo in corso Garibaldi e persino del gatto di Zottia che merita un encomio per la sua caratterizzazione così vera e così diversa da come si presume che un gatto pensi.

Infine la casa di Corso Garibaldi costituisce un personaggio a sé, con i suoi ballatoi, le finestre con le tendine di pizzo, le scale mal illuminate che profumano di milanesità lontano chilometri. La casa è un personaggio muto che conosce come si sono svolti i fatti e conosce fatti e misfatti dei suoi inquilini, e osserva anche il lavoro della polizia che per buona parte del libro, per citare una frase fatta, ‘brancola nel buio’.

Su tutti però svetta il personaggio di Enea Zottia, poliziotto vecchio stampo dal fiuto infallibile, ora estromesso dalle indagini per una ragione che non svelerò al lettore, anche se la apprenderà ben presto, diviso tra un tiepido fidanzamento con una donna che vive in una bella e solitaria villa sul lago d’Orta e un amore tormentato e mai giunto a compimento. Nonostante la sua estromissione continuerà a seguire le indagini e alla fine lo spunto risolutivo che porterà allo scioglimento del caso sarà proprio suo.

Insomma I delitti di Corso Garibaldinell’affrontare il crimine senza dimenticare chi lo vive quotidianamente e chi si è imbattuto in esso in circostanze tragiche ed eccezionali.