Angela Mazzola è nata in un quartiere difficile di Palermo e nel momento in cui ha deciso di passare dalla parte della legalità diventando “sbirra” quella sua scelta di passare dall’altra parte della barricata non è stata per niente semplice.
Entrando nella Omicidi si trova fin da subito catapultata in un altro mondo e, tra le prime prove che dovrà affrontare, ci sarà quella di indagare insieme al collega Francesco Agnello sulla morte di un uomo avvenuta durante una partita di soft air in Borgo Mandanici, nella campagna siciliana. Indagine difficile non solo per i numerosi partecipanti al gioco ma anche perché allunga le sue ombre in un tempo passato, che risale ai tempi della Prima Guerra Mondiale. Ma “Ti uccido per gioco” non è solo la storia di un omicidio da risolvere e narra anche le vicende personali dei due agenti, delle loro famiglie e delle difficoltà che devono affrontare nella vita di tutti i giorni. E’ un giallo dai profumi mediterranei quello di Gian Mauro Costa dove la protagonista ci accompagna nella sua amata terra, descrivendola come se fosse davanti ai nostri occhi “adesso camminavano lungo il porticciolo, le barche dondolavano per una brezza tesa che sembrava farle scalpitare in vista dell’arrivo dell’estate. Nell’aria vibrava una sinfonia di odori, da brace delle pizzerie che si affacciavano sui moli- ai gas del traffico e all’inconfondibile sentore di frutta marcia e avanzi delle bancarelle”.
Insomma, in “Ti uccido per gioco” potrete trovare tutti gli elementi classici del giallo d’indagine: una storia fresca e che vi farà passare qualche ora di leggerezza.
