Tra il diavolo e il mare – Maria Adolfsson



Maria Adolfsson
Tra il diavolo e il mare
SEM
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La celebre rock star Luna ha scelto di tornare nel Doggerland – l’arcipelago immaginario tra Scandinavia e Gran Bretagna dove sempre ci conduce la Adolfsson– dopo dieci anni lontano dai riflettori.
E proprio mentre sta preparando il suo nuovo disco, scompare. Nella sua casa non ci sono tracce di lotta od altri segni ma Luna non si trova e qualche giorno dopo una giovane donna viene assassinata mentre fa jogging all’alba.
Ritroviamo la detective Karen Eiken Hornby, l’abile investigatrice ancora alle prese con un difficile passato da superare. Le indagini sulla scomparsa di Luna e sul recente assassinio della giovane donna si intrecciano e portano a riesumare casi più vecchi, legati al cosiddetto “Porco di Moerbeck” che l’anno prima aveva stuprato tre donne
Sembrava fosse svanito nel nulla ma ci sono elementi che devono necessariamente far ripensare l’indagine, inquadrandola in una nuova cornice. Le donne informate e che vengono sentite portano tutta la loro sofferenza, che la Adolfsson declina nel mondo della violenza di genere, sottolineando come spesso marito padre o fratello della vittima ritengano di sentirsi a loro volta violati.
Questo atteggiamento li porta a fare scudo e non di rado, per la vittima di violenza, il peso da sopportare diventa doppio.
Ma non è l’unico riferimento alle differenze di genere: gli uomini del Corpo di Polizia di Doggerland, i colleghi di Karen, sono indietro anni luce rispetto allo sviluppo avvenuto altrove e la parità tra i sessi esiste..solo in teoria!
A ciò si aggiunge che l’indagine è complessa, per materia, e perché ogni evento è slegato dagli altri, senza appigli, senza punti da ricongiungere.
Ma Karen Hornby è brava ed un’intuizione improvvisa la coglie mentre solitaria si aggira tra i portoni, nemmeno tanto lontano dai luoghi delle precedenti aggressioni.
Donne di età diversa, di diversa estrazione, che non si conoscono tra loro, non frequentano gli stessi ambienti. Non hanno nulla in comune, a parte il fatto di essere donne.
Karen non si fida tanto delle sue sensazioni di pancia, men che meno quando si tratta di indagini di polizia e cerca di scacciare quel pensiero, ormai un tarlo, dalla testa.
Ma nel silenzio del quartiere, nella tranquillità temporanea rotta di giorno dai giochi di bimbi e nella notte dal traffico di droga, un alito di vento, come un suggerimento, si insinua , pertinace, dentro di lei.
Karen Hornby prova a seguirlo, a costo di scelte investigative difficili e pericolose.
Non sbaglierà!

Marinella Giuni

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