Tentativo di descrivere l’impenetrabile



dag solstad
Tentativo di descrivere l’impenetrabile
iperborea
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Tentativo di descrivere l’ impenetrabile è il primo romanzo di Dag Solstad tradotto in italiano, per quella Magnifica casa editrice che è Iperborea (Iperborea è nata nel 1987 con il preciso obiettivo di far conoscere la letteratura dell’area nord-europea in Italia.

Primi a esplorarla in maniera sistematica, si è potuto farlo con vasta libertà di scelta e una produzione di altissima qualità, che spazia dai classici e premi Nobel, inediti o riproposti in nuove traduzioni, alle voci di punta della narrativa contemporanea.

Oltre ai paesi scandinavi Svezia, Danimarca, Norvegia e Finlandia, la narrativa dell’area nederlandese, estone, islandese, incluse le antiche saghe medioevali e dal 1998 una collana di saggi letterari per offrire al lettore spunti di approfondimento.

Agli autori di maggior successo, Arto Paasilinna, 100.000 copie superate con L’anno della lepre, Bjorn Larsson, 80.000 copie con La vera storia del Pirata Long John Silver, si affiancano i nomi più noti della letteratura nordeuropea, quali gli svedesi Lars Gustafsson, Goran Tunstrom, Per Olov Enquist, Torgny Lindgren, Stig Dagerman, gli olandesi Cees Nooteboom, Hella Haasse, Kader Abdolah, i danesi Henrik Stangerup e Torkild Hansen, oltre ai Premi Nobel Eyvind Johnson, Por Lagerkvist, Selma Lagerlof, Sigrid Undset, Knut Hamsun, Halldor Laxnes. ).

Tentativo di descrivere l’ impenetrabile del 1984 (ma attualissimo) si colloca a metà strada del percorso di Dag Solstad, considerato da molti il maggiore scrittore vivente in Norvegia. C’ è la Novergia del boom economico del secondo dopoguerra, del benessere diffuso e poi dell’ opulenza, dell’ adesione alla NATO, e dell’ americanizzazione dei costumi. C’ è la solitudine, c’ è l’ Amore, il desiderio di sesso e affetto, ed è un Noir, non nel senso classico del termine, ma c’ è un omicidio, un omicidio passionale, che ricorda (purtroppo) tanta cronaca nera anche italiana, di uomini che non riescono ad elaborare abbandoni, non riescono ad amare, ad accettare. Tutto comincia con una nostalgia di casa, di radici, di autenticità, di felicità, e fenisce in un delitto. Stanco della sua vita perfetta, con moglie perfetta, figli perfetti, amici perfetti, nell’ ambiente intellettuale della Oslo alto borghese, l’ architetto urbanista A.G. Larsen, quarantenne di successo, con un improvviso gesto liberatorio, abbandona tutto e si trasferisce a Romsas, sobborgo residenziale della capitale di cui è stato uno dei progettisti. Mentre all’ esterno, sul lavoro, nell’ attività politica e sociale, nulla apparentemente cambia, la rivelazione dell’ alienante solitudine, la progressiva perdita del contatto con la realtà (vita agra?) , la fame di legami affettivi lo porta a conoscere e instaurare un rapporto particolare con la giovane, affascinante copia di vicini di casa.

Qui parte l’ appassionante tensione del thriller con discese nel grottesco e nell’ assurdo. Un romanzo da leggere assolutamente.

davide fent

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