Una brava madre – Elisabetta Cametti



Elisabetta Cametti
Una brava madre
Piemme
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Dopo il grande successo letterario di “Muori per me” Elisabetta Cametti è nuovamente in libreria con “Una brava madre” corposo ed intrigante romanzo in cui si dipanano le storie di cinque donne, tutte madri tutte con un diverso modo di esserlo tutte artefici del proprio destino e di quello dei loro familiari.

“È la parola ‘madre’ ad avere un’infinità di interpretazioni: ci sono tante idee di madre quante sono le madri. In questo romanzo si intrecciano le storie di cinque donne. Ognuna di loro vorrebbe essere considerata una ‘brava madre’, ma sono le priorità che scelgono a influenzarne il successo”.

Dalle stesse parole dell’autrice  capiamo il contenuto intimo di questa storia complessa in cui le azioni dell’una inevitabilmente condizionano le vite delle altre.

Il romanzo prende avvio dal ritrovamento di una ragazza accanto al cadavere di un uomo, in una stazione di servizio abbandonata. Impugna l’arma del delitto e confessa l’omicidio. Ha evidenti disturbi della personalità e si sospetta che abbia ucciso altre volte: i media la soprannominano “la serial killer dell’inchiostro” a causa del suo lavoro di tatuatrice,  la procura la considera un soggetto socialmente pericoloso. Ma Annalisa Spada, capo della Squadra Mobile di Milano, non crede nella sua colpevolezza. 

La storia di Aria, questo il nome della ragazza, si incrocia con la scomparsa di un famoso e brillante editore Fabrizio Ravizza della cui sparizione  si occupa Giorgia Morandi, la conduttrice del programma televisivo che ha colmato il vuoto istituzionale in tema di persone scomparse. Per lei ogni caso è una missione, ogni vita un enigma da risolvere. E non si ferma alle apparenze, nemmeno quando la famiglia di Fabrizio sostiene che si sia allontanato volontariamente. 

Prende così avvio una storia  intricata, ricca di personaggi le cui storie si intrecciano e di misteri che mentre si dipanano conducono a nuovi enigmi, in cui all’ alta tensione  si mescola il sentimento. Per sua stessa ammissione Cametti è “una fan dei colpi di scena”ed in questo romanzo ce ne sono davvero tanti, durante  la lettura non ci si annoia mai, si seguono indizi e si  lasciano, salvo poi riprenderli pagine dopo.

L’autrice è molto brava a movimentare sempre la scena, a tenere il lettore in una giusta tensione, che mai stanca o delude, fino all’ultima pagina che sorprende ancora e ancora.

Altro particolare che distingue questi romanzi è la costante presenza di animali accanto agli umani sia come compagni di vita, sia come esseri bisognosi di cure, amore e rispetto, caratteristica questa che ci fa amare ancora di più i libri.

Certo leggendo le storie narrate con chirurgica precisione intuiamo uno studio continuo e profondo che l’autrice applica prima di scrivere e, sicuramente,  come lei stessa conferma, anche la sua esperienza televisiva le consente di guardare da vicino i casi di cronaca e attualità. Uno studio costante che via via accresce la sua conoscenza sulle tecniche investigative, sui temi legali e sulla definizione del profilo psicologico di killer e vittime. Elementi fondamentali per la stesura dei romanzi.  L’obiettivo è offrire una prospettiva allargata, dove nulla deve essere sottovalutato e anche il minimo dettaglio può aiutare a fare chiarezza.

Il brillante risultato sono le sue storie scritte bene, con eleganza anche nelle descrizioni più crude, le trame complesse ed i personaggi definiti in modo accurato che popolano pagine fitte di eventi e di umanità. 

Quest’ultima produzione merita attenzione perché oltre ad essere una lettura avvincente come solo i veri gialli sanno fare, ci avvicina ad un mondo, quello della sottrazione di minori, abietto e crudele che infierisce proprio su chi veramente non ha alcuna difesa dimostrandoci che il male è ovunque.

Roberta Gatto

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