L’ambientazione scelta da Angela Marsons per il suo nuovo romanzo “ Una morte perfetta”, quarto thriller con protagonista Kim Stone, non è certo delle più gradevoli. Ci troviamo al laboratorio di Westerly, sempre nella Black Country, dove si studiano all’aperto i cadaveri in decomposizione.
Ma dai cadaveri come oggetto di studio scientifico, si passa ben presto al cadavere di una giovane donna, che è stato abbandonato proprio in quel luogo, nonostante sia molto sorvegliato giorno e notte. Subito dopo un’altra giovane vittima viene ritrovata sul posto, ma stavolta si riesce a strapparla alla morte letteralmente per i capelli. Quando la ragazza si risveglierà in ospedale, non ricorderà nulla dell’accaduto e della sua vita precedente.
Sembra davvero un caso senza uscita: se si tratta di un serial killer, perché la scelta di abbandonare le vittime proprio in quel luogo, rischiando di essere scoperto e arrestato? E quale potrebbe essere il legame fra l’assassino e le sue vittime, e fra le stesse ragazze, che sembrano non avere niente in comune?
Kim Stone, ormai la conosciamo, non si perde d’animo. Al contrario si fa quasi suggestionare da Tracy Frost, la cronista di nera che le sta sempre con il fiato sul collo, fino a riaprire in contemporanea un cold case riguardante il cadavere di un uomo sconosciuto. A dire la verità il ruolo della giornalista non si limita, come nei romanzi precedenti, a quello della guastafeste che rischia di mandare all’aria le indagini delicatissime, e pericolose insieme, di Kim Stone. La quale ha, giustamente, una grande antipatia per Tracy, in parte per il suo insidioso impicciarsi nel suo lavoro, in parte per il suo modo di vestirsi e atteggiarsi.
Due primedonne dal carattere ostico, che hanno già fatto scintille a ogni contatto nei thriller di Angela Marsons. Ma allora perché stavolta Kim Stone, già indaffarata a risolvere il caso del serial killer, si lascia convincere a riaprire un caso che non dipende nemmeno dalla sua squadra? Forse perché il suo intuito le suggerisce che la Frost stavolta ha visto giusto. O forse perché, senza saperlo, le due donne hanno molto più in comune di quanto possano immaginare.
E improvvisamente Tracy Frost si trasforma, da giornalista invadente, a probabile vittima del serial killer su cui sta indagando Kim Stone. La detective dovrà, suo malgrado, lottare contro il tempo per salvare proprio Tracy Frost, e scoprirà durante le indagini qual è il segreto, anzi quali sono i segreti che la giornalista custodisce gelosamente.
Angela Marsons anche in questo romanzo ci tiene con il fiato sospeso fino all’ultimo, e i capovolgimenti di scena sono parecchi: niente è come sembra. Nello stesso tempo l’analisi psicologica dei vari personaggi è come sempre straordinaria, e i flash back nel passato delle due protagoniste non allenta la tensione, anzi la rende più viscerale. Un ottimo, imperdibile, bestseller per tutti gli appassionati di thriller (e di Kim Stone) come la sottoscritta.