Una notte buia di settembre -Valerio Marra



Valerio Marra
Una notte buia di settembre -Valerio Marra
Newton Compton
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Siamo a Frascati, ed è il dodici di settembre, “un Settembre che profuma di caldo, ma minaccia il freddo e l’inizio di un nuovo lunghissimo inverno. Settembre che significa solitudine. Se respiri forte, però, puoi ancora sentire l’odore delle storie d’amore, dei tavolini all’aperto, della salsedine e dei concerti in piazza” quando il cadavere di un giovane musicista viene trovato nel suo appartamento. La porta d’ingresso non è stata forzata e l’uomo giace nel salotto, nel mezzo di una grande confusione, apparentemente strangolato con la corda della sua stessa chitarra, una Rickenbacker elettrica, rossa e bianca, a dodici corde.
Il vice questore aggiunto Festa e gli agenti del commissariato di via Sciadonna iniziano a indagare. Chi può avere ucciso Angelo Donati, chitarrista e leader di un gruppo rock una volta famoso ma che da qualche anno ha intrapreso la strada di un lento ma inarrestabile declino?
Le possibilità, in effetti, sono molte, perché nella sua breve vita Donati è riuscito a farsi parecchi nemici. La dipendenza dalle droghe ne ha reso difficili i rapporti sia con la fidanzata che con il migliore amico, Felice Pratesi, il batterista del gruppo. Come Festa ha presto modo di appurare, al momento della morte il chitarrista era sommerso dai debiti con gli spacciatori locali, il che lo aveva indotto a cercare un’altra piazza di spaccio. Le indagini dunque, alla quale partecipano tutti i membri del commissariato di via Sciadonna: l’agente scelto Michele Russo, il pivello Francesco Conti, il commissario aggiunto Giulio Moretti e l’assistente Barbara Giorgi, si muovono in due direzioni: quella relativa all’ambiente musicale e quella connessa al mondo della droga.
Felice Pratesi non perdona a Donati di aver rovinato la carriera del gruppo e di rendere infelice la sua fidanzata, Sofia Ludovisi, a causa della passione per la cocaina. Sofia, anche se ama ancora il chitarrista ucciso, ne va pian piano prendendo le distanze e nasconde un segreto. Inoltre, il giorno prima di morire Donati aveva avuto uno scontro fisico con Sisto Grandetti, l’unico liutaio di Frascati, al quale non aveva pagato la Rickenbacker elettrica.
Tutti gli spacciatori locali, inoltre, avrebbero avuto un movente per ucciderlo. Un cliente che non paga i propri debiti è un pessimo esempio per tutti.
Seguendo le indagini, i componenti del commissariato di via Sciadonna si muovono per Frascati: “…una cittadina complessa, si disse Russo, riconoscendo anche il profumo del pesce cotto ai ferri. Un mosaico di culture, dove prevaleva l’influenza romana. Dai sapori della cucina, all’accento dei residenti, fino ad arrivare alle ville storiche. Tutto rimandava inevitabilmente alla capitale distante appena una decina di chilometri. L’atmosfera silenziosa e l’aria fresca, però, erano più simili a quella dell’aperta campagna, mentre gli stretti vicoli, che si attorcigliano intorno a quella città millenaria, sembravano proiettarla nel passato.”
Eppure, per quanto idilliaca possa sembrare l’atmosfera della cittadina alle porte della caotica Roma, Festa e i suoi sanno che un assassino si aggira per i vicoli sonnolenti. Quando Felice Pratesi viene sorpreso a rompere i sigilli dell’appartamento di Donati, sembra che l’indagine sia giunta al termine, ma non è così, e al commissario Festa e agli uomini di via Sciadonna rimangono ancora molti misteri da chiarire: cosa nasconde Sofia Ludovisi? Sisto Grandetti dice tutta la verità? E l’informatore, coinvolto nel mondo della droga, al quale il commissario si è rivolto per avere informazioni sui nuovi pusher del chitarrista, fornirà delle piste utili?
Mentre l’indagine prosegue, i componenti del commissariato vanno avanti con le loro vite, i loro dolori e i loro amori, e noi ci domandiamo se l’agente scelto Michele Russo riuscirà ad avere il figlio che desidera dall’amata Camilla, se il romanzo scritto dall’agente Francesco Conti sarà presentato con successo, se la storia tra il sostituto commissario Giulio Moretti e la collega Barbara Giorgi avrà un domani e se il commissario Festa e il magistrato Antonella Greco riprenderanno la loro relazione. Il romanzo si occupa anche di questo perché: “È l’amore che regge il mondo. È l’amore che ci permette di andare avanti. Non è l’ambizione a farci muovere, ma l’amore. Solo l’amore.”

Maria Cristina Grella

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