Vienimi a cercare, opera prima dello scrittore veronese Marco Zanoni, tutta ambientata nella romanticissima città di Romeo e Giulietta, costituisce l’esordio letterario del commissario Eric De Palma, fascinoso poliziotto tutto d’un pezzo, capo della Omicidi, e della sua squadra.
Verona. Il brillante avvocato Rodolfo De Amicis, “socio fondatore di uno degli studi legali più importanti della città”, viene ritrovato ucciso in maniera cruenta, mentre il suo ufficio, in un elegante palazzo del centro, in cui si era attardato a fine pomeriggio, divampa, preda delle fiamme appiccate presumibilmente dall’assassino.
Inizia così una lunga serie di omicidi, alcuni eccellenti, altri di povere prostitute.
All’inizio De Palma e i suoi uomini stenteranno a trovare il filo conduttore, in quanto alcuni di questi delitti si presentano ictu oculi legati fra loro, altri invece sono solo dovuti al puro gusto di uccidere, in modo crudele, da parte di uno stesso, inafferrabile killer psicopatico assai ben addestrato a fare il suo sporco mestiere.
Il commissario, per trovare il bandolo della intricata matassa, dovrà ovviamente scavare a fondo nei meandri della politica e degli affari della cittadina veneta, come spesso succede strettamente legati, e le sue indagini daranno fastidio a molti, mentre verranno via via a galla scandalose relazioni e torbidi vizi e persone apparentemente irreprensibili sveleranno segreti nascosti, tanto più sorprendenti in quanto collocati in una cornice fiabesca come quella della dolce Verona, “città dell’amore”, per cui chiaramente l’autore nutre profondo affetto.
Finale sanguinoso e ad alta tensione, in cui il buon De Palma rischierà drammaticamente anche la propria vita.
Il romanzo è, come abbiamo detto, un’opera prima, e in quanto tale sconta qualche lieve, inevitabile stereotipo tipico del genere, del resto facilmente perdonabile, ma gli ingredienti per un bel noir ci sono sicuramente proprio tutti.
La figura di De Palma, poi, tratteggiata a tutto tondo, è di quelle a cui ci si può affezionare fin da subito, e infatti il commissario è già stato nel frattempo (il romanzo è uscito un paio di anni fa) protagonista di altre storie.