Impero senza confini -Simon Scarrow



Simon Scarrow
Impero senza confini -Simon Scarrow
Newton Compton
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È il 57 d.C. quarto anno di regno dell’Imperatore Nerone, il tribuno  Catone ed il  suo centurione anziano  Macrone,  veterani delle legioni imperiali, sono appena rientrati a Roma dopo essere rimasti per qualche anno al confine orientale dell’impero costretti ad affrontare e controllare  le varie  campagne di contenimento delle tribù dei Parti, in perenne conflitto tra loro.
Inseriti come Guardia scelta Pretoriana  nell’esercito romano al comando del generale Corbulone e da lui preposti a una difficile missione diplomatica che si è rivelata un’imboscata, sono miracolosamente riusciti a sventare il fatale tradimento di una serpe in seno ma solo a un prezzo altissimo. Anche la coorte della Guardia al comando di Catone infatti ha subito gravi  perdite.
Richiamato con i suoi uomini a Roma per offrire la sua versione degli avvenimenti, Catone scoprirà presto,  e a sue spese, che il  ritorno a casa sarà peggiore  di quanto potesse immaginare. I suoi dubbi e timori sulla reazione a palazzo sono fondati.  Nelle alte sfere infatti c’è stato un cambio della guardia, e forse sarebbe meglio dire una quasi rivoluzione. Pallante, alla sua partenza per l’oriente, capo consigliere dell’imperatore e da lui ereditato da Claudio  suo predecessore, accusato di cospirazione e di aver tentato di rovesciare Nerone è stato esautorato e messo sotto processo. Per essere sostituito da Burro alla testa dell’esercito e da Seneca nelle grazie dell’imperatore.
Un cambio della guardia che non gioverà  a Catone. La sua reputazione e il suo futuro sono a rischio. Convocato infatti al suo arrivo a Roma, a causa del mezzo fallimento della campagna di Corbulone,  riceve a corte  un’accoglienza ostile da Burro, nominato Prefetto della Guardia pretoriana.   E per conseguenza, in attesa della conclusione delle indagini sul suo operato in Armenia, verrà  degradato dal titolo di tribuno ed  esautorato dal comando della coorte. Comando che, in attesa di altra nomina, verrà  assegnato a Macrone.
Macrone, ormai cinquantenne, ha invece deciso di congedarsi, mettersi in pensione e recarsi in Britannia con l’amata moglie Petronilla, ex schiava e tata di Lucio, il figlioletto orfano di Catone, per gestire con lei la locanda che sua madre sta portando avanti da alcuni anni a Londinium.
Il comando della Guardia Pretoriana passerà in fretta  a  un qualunque figlio di papà,  un protetto di Burro, nominato ipso facto tribuno. Dopo pochi giorni  Catone viene convocato alla presenza dell’imperatore, che nonostante gli abbia salvato la vita due volte e l’abbia sempre servito con fedeltà , gli conferma la perdita del grado e del comando della coorte. Appoggia la decisione di Burro come monito a coloro che lo deludono, ma per fortuna non peggiora  la sentenza, annullando un possibile  processo . 
Anzi il senatore Seneca, ex tutore e precettore di Nerone e oggi il suo più ascoltato  consigliere, offrirà   a Catone, ormai isolato e non più ben accetto nella capitale,  un’occasione per riabilitarsi. E cioè  gli affida il compito di assumere il comando come prefetto della guarnigione in Sardegna. Un difficile compito, vista la pessima gestione del governatore Scurra,  che comporterà  anche il dover mettere fine alle continue  ribellioni delle tribù.
Catone dovrebbe partire prima possibile e  fare anche da scorta a Claudia Atte, la  bella e bionda amante imperiale  che, per l’aperta  condanna  dei senatori,  Nerone è costretto a ripudiare e  spedire in esilio in Sardegna, dove le ha regalato vasti possedimenti. Catone che non è uomo da vivacchiare con le mani in mano a Roma, sia pure nella  sua bella villa sul Viminale, accetta ma  ottiene la concessione  di portare con sé cinque validi uomini di scorta. Un piccolo gruppo,  formato dai migliori rappresentanti della sua ex coorte  pretoriana che si sono subito offerti volontari:  i centurioni Plancino, Porcino e Metello e gli opti Pelio e Cornelio, subito  promossi anche loro  centurioni. A loro si aggiungerà senza riserve anche Apollonio l’ enigmatico ex spia e assistente di Catone in Armenia, ma non Macrone. Per i due compagni di tante battaglie è venuto il momento di separarsi. Catone vuole che il suo vecchio maestro e amico Macrone possa partire per la Britannia a godersi i suoi meritati risparmi e il frutto del  congedo dal servizio militare che comprende anche l’assegnazione di un vasto terreno fuori dalle porte di Camulodunum.
Con il suo seguito e la bella  amante imperiale, arrivato  a  Calares a sud della  Sardegna Catone, ma costretto a rinunciare ad attraccare per  la  grave pestilenza in atto in  città,  prosegue e  va a sbarcare presso Tibula, all’estremo nord dell’isola. Qui fa accompagnare Claudia Atte in una villa di sua proprietà vicino a Tharros e si presenta al governatore. Ma la situazione va al di là di ogni peggiore previsione e Catone  si renderà subito conto di dover fare i conti con tre  drammatiche problematiche : l’’autorità militare romana  ormai ridotta al lumicino, una mortale e incontrollabile epidemia (che assomiglia abbastanza  al colera)  ha aggredito  il Sud  della provincia e la contemporanea dilagante insidiosa  insurrezione dei nativi isolani  rischia di far precipitare la Sardegna nel caos. Abituato a battersi con l’impossibile, il prefetto Catone assume lo stesso il comando militare dell’isola e , grazie al supporto dei suoi centurioni, comincia a riorganizzare le coorti in loco che ha trovato in pessimo stato e a ranghi incompleti, reclutando nuove braccia. Quindi ordina ad Apollonio di creare  un servizio di informazioni in grado di muoversi e spiare anche i nativi per poter pianificare future azioni dimostrative. Bisogna muoversi in fretta e contrattaccare, restando lucidi e pronti a battersi su tutti i fronti. Mente l’epidemia avanza pericolosamente verso nord mietendo vittime  anche tra i suoi ranghi, di pari passo con la rivolta delle tribù locali, il prefetto  Catone cadrà   vittima   di una pericolosa e ricambiata attrazione per la bella e volitiva Claudia Atte.
Ma non si può abbassare la guardia e bisogna sempre guardarsi alle spalle. 
Trama densa di avventure, con una colta ricostruzione storica ambientale perfettamente calibrata come Scarrow sa fare bene e che ci lascia con il gusto dell’attesa . Alla prossima puntata dunque.
Impero senza confini infatti è il seguito di  Il traditore di Roma e  il diciannovesimo romanzo della  fortunata serie  Eagles of the Empire Series che vede come  protagonisti Macrone e Catone.
Simon Scarrow grande e straordinario romanziere storico. Un grande per il raffinato modo in cui sempre costruisce e fa muovere i suoi personaggi, straordinario perché ha saputo cogliere e raccontare il fascino di tanti  importanti momenti storici che coprono quasi due millenni. E soprattutto ha scritto e continua a scrivere di quei momenti  in particolare,  in  cui  il corso degli eventi ha determinato per sempre il futuro.

Patrizia Debicke

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