Haiti, l’isola infelice. Canada, la steppa giubilante. Una doppia locazione che non inganna il lettore: il centro di tutto il lavoro di Stanley Pean, nato nella Capitale Haitiana Port au Prince e residente a Montreal, e’ proprio l’isola Hispaniola dove Colombo sbarco’ nel 1492.
Polivalente anche l’essenza del lavoro dello scrittore:elementi antropologici e culturali (Voodoo e Hover) con richiami precisi alla disastrosa storia politico-sociale recente dell’isola (Papa Doc, Baby Doc). Uno stile di scrittura che passa dal linguaggio crudo e violento a momenti lirici che ricordano I grandi scrittori latinoamericani (Jorge Amado per esempio).
Scorrendo i brevi ed incisivi capitoli, la storia assume uno sfondo fantastico, un thriller di science fiction con scene di combattimenti, torture ed omicidi. Il cardine della storia e’ l’arrivo in esilio a Montreal di Bartolemey Minville, detto Barracuda; un personaggio losco, con un passato criminale che risulta provocatorio per tutta la comunitŕ di rifugiati politici che vive in Canada. D’ArqueAngel (un nome non casuale…), la sua tromba ed il suo blues rappresentano un originale anti-antagonista il cui destino č legato a quello del boia esiliato.
Definito giustamente dalla critica di lingua francofona “un libro rosso e nero” come il sangue e come la magia, Zombi Blues, contiene molti, troppi, elementi stilistici e narrativi differenti e diversificanti, che rendono il libro sincretico, composito e nero, proprio come la storia di un’isola che ha tutto per essere felice ma che continua ad essere triste, malinconica e tremendamente sfortunata.