Ferragosto – Enrico Franceschini



Enrico Franceschini
Ferragosto
Rizzoli
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Ferragosto è il titolo dell’ultimo romanzo di Enrico Franceschini, dedicato a un personaggio indissolubilmente legato a questa ricorrenza, in cui è d’obbligo, dopo un lauto pranzo in compagnia e una bella nuotata pomeridiana, il ballo serale, trascinati da musiche ruspanti come quelle suonate dall’orchestra del grande Raoul Casadei, che l’autore ricorda con nostalgia. Dire Ferragosto significa dire Romagna, il mare tra Cervia e Riccione, dove si trova Borgomarina, la località in cui vivono i protagonisti della vicenda. L’investigatore è Andrea Muratori, per gli amici Mura, giornalista e corrispondente dall’estero di un grande quotidiano, costretto dai tagli all’editoria a un pensionamento a poco più di sessant’anni e ritiratosi a godere del meritato ozio senile in questo borgo dove, per passare il tempo e ricaricarsi di adrenalina, svolge, a tempo perso, l’attività di investigatore privato. Il macabro omicidio di un fotografo, che per affrontare la crisi economica ha allargato i suoi affari alla pornografia, e i conseguenti sospetti sulla giovane moglie, forse ex, coinvolgono Mura in un’indagine che lo porterà anche nel mondo della prostituzione dei viados, a indagare su loschi incontri che si svolgono nel buio delle pinete. Non ci sono solo travestiti e clienti a complicare l’ inchiesta di Mura, nella terra che diede i natali a Benito Mussolini non può mancare un manipolo di nostalgici del Duce, fanatici ma anche astuti, con cui il nostro sarà costretto a fare i conti. Accanto al maturo detective, oltre a una simpatica trombamica, ci sono i compagni di mangiate, bevute e…altro, che gli stanno accanto dalla giovinezza, il Prof, l’Ing, il Barone, un terzetto che con Mura sembra ricreare gli indimenticabili personaggi di Amici miei di Monicelli. Quattro Peter Pan che si ripetono battute della tv degli anni ’70, barzellette che conoscono a memoria, continuando a divertirsi da incanutiti goliardi che hanno nel sangue il piacere di vivere e il gusto dell’amicizia. La trama scorre leggera come la brezza che muove le onde ferragostane, accompagnata dalla colonna sonora delle canzoni di Giuni Russo, dei Righeira, di Paolo Conte, dell’Equipe 84, di Fred Bongusto… Alle note di Tintarella di luna e Una rotonda sul mare, i nostri amici indagano su una vicenda che dalla pornografia sembra virare verso oscure vicende storiche, con continui colpi di scena che Mura & company affrontano con disincantato cinismo e adolescenziale nostalgia della giovinezza. Franceschini, che è noto giornalista e corrispondente dall’estero per Repubblica, inserisce tra le pagine i miti di una generazione che fatica a fare i conti con l’imminenza della vecchiaia e che affronta l’esistenza con una spavalda vitalità dietro a cui si nasconde la paura del decadimento. Non per niente,  il nume tutelare dei nostri quattro è l’indimenticabile conte Lello Mascetti, interpretato da Ugo Tognazzi proprio in Amici miei.

Donatella Brusati

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