C’è un’esperienza che è comune a tutti: il ritardo dei treni. Specialmente se italiani, i viaggiatori sono ormai rassegnati.
Non è più una casualità, un raro incidente di percorso: cinque minuti di ritardo sono un brivido di felicità, quindici una consuetudine mentre trenta cominciano ad essere una prima prova di pazienza.
Oltre è sempre un test per rafforzare l’animo. Sandro Cappelletto, giornalista e passeggero pendolare Tranitalia, è oramai un maestro del binario, un temerario che senza indugio affronta quotidianamente le avversità del viaggio. In Altravelocità, edito da Giunti Editore, ha raccolto alcune delle più singolari esperienze passate nelle carrozze dei treni. Un vademecum per passeggeri che però nasconde ben altre intenzioni.
Altravelocità è il resoconto di una guerra fredda, quella dei viaggiatori contro Trenitalia, una battaglia fatta di chilometri, ritardi, biglietti e nemici astuti con rossi cappelli calcati sulla fronte.
Al termine della lettura, dopo che i racconti vi hanno strappato qualche risata (visto che Trenitalia può solo far ridere), brandirete il biglietto contro il nemico e avrete qualche colpo segreto nel vostro repertorio da sferrare al momento giusto. Buona obliterata a tutti!
Altravelocità
gabriele ametrano