Balkan Bang



Alberto Custerlina
Balkan Bang
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È stato detto che l’Europa era un continente civile e dopo la devastazione della Seconda Guerra Mondiale aveva imparato la lezione e scacciato la guerra dai propri confini naturali e mentali.
Inoltre, la caduta del muro di Berlino sbriciolò l’ultima frontiera e sembrò il preludio di un periodo di pace.
Fu così che il vecchio continente festeggiò con i botti della Jugoslavia.
Per anni nei Balcani l’odio si depositò come polvere da sparo tra le diverse etnie e alcune scintille innescarono una guerra che fece rientrare dalla finestra ciò che era stato cacciato dalla porta.
Circa dieci anni di violenza e massacri.
Occupandomi di argomenti “frivoli” come la letteratura di genere non voglio però banalizzare una tragedia.
L’introduzione serve ad aprire lo scenario in cui Alberto Custerlina ambienta il suo romanzo d’esordio Balkan Bang!, finalista al Premio Camaiore di Letteratura Gialla 2009.
L’autore con Baldini Castoldi Dalai Editore pubblica Mano Nera (2010), Cul-de-sac (2011) e L’ombra dell’impero. Il segreto del Mandylion (2014), primo episodio di una trilogia di genere giallo storico, ambientato nella Trieste dei primi del ‘900 e vincitore del Premio Selezione Bancarella 2014.
Balkan Bang! per gli amanti del pulp è quanto di meglio si possa desiderare. Lo stile è quello delle grandi occasioni: graffiante, sporco e veloce. I personaggi non si dimenticano in un paio di pagine, giusto quelle necessarie per morire, sono presenti i colpi di scena e la trama è una matassa di giochi e doppi giochi spietati. Humor noir e violenza come se piovesse, ma il romanzo non è solo intrattenimento, c’è di più sotto la patina lucida di una lettura che scivola veloce; lo spaccato di una realtà di criminali di ogni genere e misura, gli abitanti sintonizzati sulle frequenze dell’indifferenza, il confine tra giusto e sbagliato che separa le vite dei protagonisti sono la rete che intrappola il lettore e fa sorgere domande sulla natura del male e sul significato dell’esistenza.
I protagonisti sono serbi, croati, bosniaci, montenegrini tutti assieme appassionatamente, ma pronti a unirsi o separarsi a seconda della convenienza. Nello specifico, due vecchi boss che controllano la città come due fratelli fratricidi, fedeli luogotenenti con il vizio dell’infedeltà, un poliziotto bravo e uno cattivo, una coppia di nome e di fatto di due donne killer, tre gemelli pazzi e mercenari del nord invischiati nelle strategie dell’Ombra per salvare l’anima di Sarajevo.
Con tutte queste pedine indisciplinate nemmeno il destino potrà avere il controllo della situazione.

Mirko Giacchetti

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