Buon compleanno Giallo&Co. (e a tutti i geckini)

Ieri era il terzo anno di vita dell’ “Associazione Culturale Giallo& Co.” nata per sostenere la Sherlockiana alias Libreria del Giallo di Via Peschiera a Milano e promuove il noir in Italia. La Sherlockiana è proprio come te l’aspetti, una libreria di quelle vere, non un supermercato del libro, ma una boutique in cui i libri vengono ancora considerati come mezzi per diffondere cultura e non meri strumenti per guadagnare. La proprietaria Tecla Dozio sa creare la giusta atmosfera, non permette a nessuno di prendersi troppo sul serio, l’ironia e soprattutto l’autoironia regnano sovrane sia fra i clienti, che fra i soci che fra gli scrittori stessi. Nessuno può atteggiarsi a intellettuale, perché i libri sono cultura sì, ma soprattutto i libri noir sono cultura della strada, guardi fuori dalla finestra e leggi, esci per strada e scrivi. Ogni tanto vai a guardare il calendario e scopri che c’è Lansdale, Deaver, Crais, Lucarelli, oppure qualcuno di meno conosciuto, ma sai già che dopo ti potrai fermare a chiacchierare, perché qualcuno lì c’è sempre con cui hai piacere di parlare e se non conosci nessuno, beh, lo conoscerai. Se sei iscritto all’Associazione poi partecipi anche a degli incontri dedicati, delle cene in cui ognuno porta qualcosa da bere o da mangiare, si fanno dei giochi con in palio dei libri… Se sei iscritto all’Associazione sei un Gechino e ti danno la tessera; vuoi mettere la soddisfazione? Tecla è un po’ un’utopista e mi piace per questo. Un esempio? Molti anni fa aveva scoperto che un ragazzino adolescente entrava in libreria e ogni tanto rubava un libro. Lei non gli diceva nulla, perché per lei era più importante il fatto che quel ragazzino preferisse rubare un libro per leggerlo rispetto al guadagno perso! Dove la trovi una così? Tutto questo per dire che la Scherlockiana è una di quelle librerie che è ormai difficilissimo trovare e che considero un dovere sostenere. Ci si può iscrivere compilando questo modulo e magari ci si vede lì alla prossima presentazione.

emanuela zini

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