In questo nuovo romanzo di Roberto Costantini ritroviamo la sua protagonista Aba Abate, che è un agente segreto. Aba, a causa di una missione precedente finita malamente, non ha più un profilo attivo nei servizi segreti, ma solo un lavoro d’ufficio. In fondo fa quello che la sua famiglia crede sia il suo lavoro: l’impiegata al ministero.
Una domenica il suo ex-marito e suo figlio vanno allo stadio per vedere una partita di calcio e lì scoppiano dei tafferugli. Aba osservando i volti allo stadio, trova una sua vecchia conoscenza.
Da qui parte la spy-story, perché ben presto si scopre che c’è un’organizzazione araba che vorrebbe far scoppiare il Vesuvio e l’Etna per prendere il possesso politico di tutto l’occidente.
Date le sue conoscenze e il suo passato, i servizi segreti reintroducono Aba a pieno titolo nel ruolo attivo. Quindi Aba deve andare a Riad, usando la copertura di lavorare nell’ambasciata italiana, con lo scopo di insegnare italiano alla figlia del principe FAST (dall’acronimo del suo lunghissimo nome).
In quest’occasione Aba ritrova il suo grande amore del passato, Johnny, che lei credeva fosse stato ucciso dalla CIA insieme alle 4 mogli e ai figli.
La trama del libro è abbastanza complessa, anche perché ci sono vari flash back che non riguardano solo la protagonista Aba.
Certo il romanzo ha un tasso adrenalinico molto alto, e fino all’ultimo ci sono molti capovolgimenti di scena che porteranno Johnny e la stessa Aba a rischiare la vita loro e di altri.
Un libro per appassionati di spy story che vi troveranno pane per i loro denti.