I Gechi – due nuovi racconti per l’estate



Davide Pappalardo, Angelo Marenzana
I Gechi
Todaro
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Freschi di pubblicazione i due nuovi racconti lunghi della Collana I Gechi di Todaro Editore, la collana dedicata al noir, thriller, fantasy e horror disponibile solo in ebook. Nata da poco tempo I Gechi raccoglie i racconti lunghi di molti autori emergenti e non e si presenta come la possibilità di un easy reading per coloro che amano leggere solo sii dispositivi elettronici o per quelli che si deliziano esclusivamente con i racconti. E considerata la qualità delle ultime pubblicazioni l’esperimento editoriale sembra del tutto riuscito. Per questa estate 2018 I Gechi propongono i due racconti a seguire.

Il volo delle Aquile di Cristallo

“Ti sarai mica fatto fregare anche tu dalle visioni di quel vecchio ubriacone bastardo?”

Il Volo delle Aquile di Cristallo di Angelo Marenzana è un esperimento letterario da gustarsi con la consapevolezza che il genere richiede. Quanti sono in Italia al momento gli scrittori che trattano l’horror post-industriale? Pochissimi per non dire quasi nessuno. Perché scrivere di mostri che si annidano in fabbriche abbondonate, luoghi depredati, e uomini costretti a sopravvivere di scarti e di fobie non è propriamente alla portata di tutti. Marenzana, però, sembra riuscirsi benissimo e confeziona qualcosa di assolutamente originale e godibile partendo dal vecchio mito della città di Carcosa, progettata da Ambrose Bierce nel 1886 e poi andata abbandonata e perduta nei decenni a seguire. Ciò che colpisce più di tutto, però, non è esclusivamente la trama di questo lungo e gotico racconto ma l’intenzione autoriale di farne una denuncia sociale. E allora la fonderia dove si svolge quasi tutta l’azione e dove i poveri lavorati sono poco più che emarginati condannati, il Mostro che colpisce è orrendo e letale certo ma il suo alter ego morale fa ancora più paura e dovrebbe far riflettere ogni lettore. La macchina della morte è spietata. La Bestia che la governa altrettanto. Le aquile sono troppo fragili per sfuggire e perire sembra l’unica alternativa possibile. Un giallo incredibile, eccezionale, bellissimo.


41SvSoCg7MLDoppio inganno

Condannato a vivere, preferivo morire in un esperimento di pazzia. Fisica quantistica. Forse era l’ultima speranza. Ci credevo, dovevo crederci”.

Doppio Inganno, racconto lungo, metafisico e iperuranico di Davide Pappalardo mette immediatamente il lettore di fronte a una domanda legittima e importante: quanto di quello che sto leggendo me lo sto immaginando?
In realtà è esattamente quello che capita ai protagonisti del racconto due fratelli gemelli che si muovono in una realtà al limite del possibilistico dove amare e morire possono essere tangibili o forse no. E la morte meno che mai. Chi sta ingannando chi? Laura, Frida, Albino come faranno a uscire illesi o quantomeno sani di mente?  La storia è lunga e articolata come il tempo letterario che l’abbraccia e che ha inizio nel 1917 per concludersi nel 1947. Un viaggio che il lettore dovrà fare tra esperimenti inimmaginabili ed emozioni concrete per arrivare a un finale degno di una storia tra le più incredibili che l’autore potesse raccontare. Infine, deus ex machina dell’intero lavoro letterario un’area fisica, reale, tangibile e concreta: la città di Ferrara. Dove però si possono anche mettere in atto esperimenti metafisici di cui nessuno sa nulla. Un “attore” in più tra i personaggi di Pappalardo, un luogo morire e sopravvivere.

Antonia del Sambro

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