Conosci l’estate? – Simona Tanzini



Simona Tanzini
Conosci l’estate?
Sellerio
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Il panorama dei giallisti Sellerio si arricchisce di un nuovo mondo colorato, quello raccontato da Simona Tanzini in “Conosci l’estate?”. Protagonista è Viola, giornalista televisiva romana trasferita a Palermo, che incontriamo in una città soffocata dallo scirocco mentre presenzia, o tenta di farlo, a un funerale in un afoso pomeriggio agostano. Per i lettori è colpo di fulmine a prima pagina! Viola è un personaggio particolare: affetta da sinestesia cromatica è convinta che tutti abbiano una musica e che quando suona si trasformi in colore. Se ciò non bastasse a renderla simpatica, aggiungo che applica con metodo e buona dose di cinismo il pessimismo comico, per cui la lettura è punteggiata da un’ottima dose di ironia. Ma Viola è anche molto altro: affetta di una patologia nervosa degenerativa, ha problemi di movimento che tuttavia affronta con la determinazione di chi sa di non avere altra scelta. Sulla quarantina, incline alla solitudine, non ha però abbandonato il sogno di un futuro diverso, raggiunto inseguendo i suoi desideri.
La vicenda prende l’avvio con la morte per strangolamento di una ragazza che Viola aveva incontrato di sfuggita. Principale sospettato è Zefir , che è pure il fratello del suo vicino di casa, un cantante famoso che emette un colore carta da zucchero. Partendo del curioso presupposto che un uomo carta da zucchero non può essere un omicida, Viola, nonostante sia in ferie, inizia a indagare seguendo sensazioni, suoni e colori.
Una storia raccontata con una coinvolgente e serrata prima persona, che permette di seguire non solo l’indagine ma anche i pensieri e le considerazioni della protagonista su se stessa, sul proprio passato, sul presente e anche sulla città. Ed è proprio Palermo che si erge indiscussa protagonista accanto a Viola.
Un città che “ ti capita e non puoi farci niente, un ossimoro, come la definisce Viola. Palermo è tutto e il suo contrario. Giocosa e terribile, accogliente e pericolosa. Due anime contrapposte che si fondono, nella città come in Viola. Una donna combattuta tra la voglia di un futuro a portata di mano e la consapevolezza della malattia, tra la voglia di andare lontano correndo e la limitazione della malattia che la costringe a fermarsi. Tra gioia e malinconia, grande merito di Simona Tanzini è quello di essere riuscita a raccontare questo personaggio senza farla cadere nel vittimismo, ma rendendola vera, con le sue forze e debolezze. Ha raccontato una persona che pur conscia del limite impostole dalla malattia non perde, almeno non sempre , quella sana dose di cinismo e autoironia che  spesso sono un’ancora di salvezza contro il buio.
Viola e la sua lente d’ingrandimento colorata sono una bella scoperta e l’inizio dell’ennesima dipendenza da gialli Sellerio.

Cristina Aicardi

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