Dietro la maschera – Louisa May Alcott



Louisa May Alcott
Dietro la maschera
Euridice Edizioni
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Dietro la maschera, o il potere di una donna è un romanzo breve pubblicato nel 1866 dall’autrice di Piccole Donne con lo pseudonimo di A.M. Barnard ed è ambientato nell’Inghilterra vittoriana nella bella e grande dimora dei Coventry, famiglia ricca e aristocratica.
La diciannovenne Jean Muir viene assunta come istitutrice di Bella, la più giovane dei fratelli Coventry e con la sua modestia, la sua arguzia e la sua buona disposizione d’animo la ragazza riesce ad accattivarsi le simpatie di buona parte della famiglia fino a farsi chiedere in moglie da entrambi i fratelli di Bella.
Tuttavia Alcott ci mostra la vera faccia di Jean Muir fin dal primo capitolo. La donna non ha diciannove anni, ma almeno trenta, porta trecce bionde e denti bianchi posticci ed è un’attrice determinata a raggiungere un suo scopo che il lettore scoprirà nel corso del libro.
Questo romanzo appartiene al genere della sensation fiction vittoriana di cui è un esempio La donna in bianco di Wilkie Collins. Questo genere è stato definito ‘romanzo con un segreto’ e si rifà ai generi del melodramma e del romanzo gotico ed esplora temi considerati provocatori dalle norme sociali dell’epoca come adulteri, truffe, false identità e ha spesso avuto profonde connessioni con il teatro dal momento che molti autori di sensation novel erano anche autori di teatro. Il tema del teatro compare con prepotenza in Dietro la maschera, perché la protagonista è un’attrice che sfrutta la sua arte per ottenere il suo scopo nella vita. Alcott amava il teatro ed aveva partecipato a rappresentazioni amatoriali e nel romanzo impiega questa sua passione per descrivere una lunga e cruciale scena in cui i protagonisti allestiscono dei tableaux vivants per divertimento in cui Jean Muir dà sfogo a tutta la sua bravura in una sorta di teatro nel teatro.
Questo romanzo è stato spesso interpretato in chiave femminista come una rivisitazione della fiaba della Bella e la Bestia, in cui Alcott si sbarazza del ruolo femminile stereotipato di Bella che si prende cura della Bestia per creare un personaggio femminile nello stesso tempo Bella, ciò che appare esteriormente, e Bestia, la sua vera natura che viene celata.
Un’altra interpretazione di stampo femminista che non si discosta però molto dalla Bella e la Bestia è l’interpretazione che giudica questo romanzo una protesta della Alcott contro il ruolo prefissato a cui erano costrette le donne, quello della perfetta ‘piccola donna’, e una critica alla società aristocratica inglese con i suoi pregiudizi di casta e posizione sociale a differenza di quella americana in cui tutti sembravano godere delle stesse possibilità. L’istitutrice Jean Muir, sebbene povera e di rango inferiore, diventa insegnante della ricca padroncina di classe superiore e riesce a sovvertire il destino dell’intera famiglia.

Rita Garzetti

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