La vita finora



Raul Montanari
La vita finora
Baldini + Castoldi
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Se un marziano capitasse da queste parti e mi chiedesse un romanzo per conoscere la realtà dei giorni nostri, gli regalerei “La vita finora” (Baldini+Castoldi) di Raul Montanari. Trecento pagine in cui lo scrittore bergamasco condensa molto del Male (con la “M” maiuscola) contemporaneo, raccontando i cento giorni di paura trascorsi dal giovane professore Marco Laurenti in una scuola media di periferia, tra bulli, cyberbulli, orge sataniche, preti peccatori e genitori filo nazisti. Dolce e violento allo stesso tempo, «La vita finora» narra di temi molto attuali, costringendo il lettore a farsi delle domande. A me, padre di un’adolescente, è capitato. Il contesto chiuso in cui si svolge la vicenda – un paesino di montagna dove predominano ignoranza e fragilità – contribuisce a rendere il tutto ancor più angosciante. Ma è il piacere di acquistare Montanari: non c’è spazio per la finzione. Qui si va dritti a sbattere contro un muro e non potrebbe essere altrimenti, visto il mondo malato che abbiamo costruito attorno a noi. Tra le pagine più intense, vi segnalo il rapporto del protagonista con i genitori e con la sorella. Chi recensisce, tanto per chiarire l’imparzialità, ritiene Raul (mi sia permesso di citarlo per nome, manco fossimo amici…) uno dei tre-quattro autori contemporanei più completi, uno dei pochi che – per onestà, profondità e originalità – sarà ricordato nel prossimo secolo; insieme a “La verità bugiarda” e “Chiudi gli occhi”, considero  La vita finora il suo romanzo migliore. Scrivo queste righe domenica 18 marzo 2018 e sul sito di Baldini+Castoldi (che pure è da lodare perché nel silenzio della “grande” critica pubblica romanzi di qualità superiore alla media, e penso per esempio all’ultimo Patrick Fogli) non c’è ancora traccia di Montanari. Uniche avvisaglie – dieci giorni dopo l’uscita – un rimando alla pagina FB dello stesso autore e un paio di Tweet. Un po’ poco, no? Se fosse una canzone “La vita finora” suonerebbe come “Fidati” dei Ministri. Voto: 9.

Alessandro Garavaldi

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