I figli del male



Antonio Lanzetta
I figli del male
La Corte Editore
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Ne I figli del male di Antonio Lanzetta tornano i protagonisti de Il buio dentro che tanto successo sta riscuotendo anche all’estero.
Damiano, lo sciacallo, uno scrittore diventato famoso ricostruendo i casi di cronaca, aveva deciso di chiudere e ritirarsi per scordare il passato, ma un nuovo omicidio lo richiama in causa.
Viene svegliato in piena notte per accorrere sulla scena di un omicidio: un uomo brutalmente assassinato e con un criptico biglietto nella ferita: LUI VEDE.
Lo Sciacallo si trova quindi costretto a riguardare nelle tenebre, a ripercorrere le vie del male in un’indagine che lo porterà alle origini di quel buio compiendo un vero e proprio viaggio nel passato, insieme ai suoi amici di sempre.
La narrazione infatti procede su tre diversi piani temporali, il presente, il 1987 e il 1950.
I figli del male è un puzzle dalle sfumature gotiche, una storia ricca di simbolismi, l’effetto perturbante delle bambole torna spesso, e ha una trama complessa della quale Lanzetta è bravo a tessere i fili.
I figli del male è un thriller che parla di infanzia violata, di violenza, ma anche e soprattutto di amicizia e della necessità di andare avanti, nonostante tutto. Ci sono personaggi che soccombono al male e altri che lottano perché l’ombra non prenda il sopravvento, anche se è più facile assecondare il buio anziché combatterlo.
Il passato e il presente sono indissolubilmente legati, sono causa e conseguenza. Ricordi, rimorsi, rimpianti, rabbia e dolore scorrono tra le pagine di un libro intenso e incalzante.

Cristina Aicardi

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