Che l’astronomo Gabriele, impacciato al limite del goffo ma di spiccatissimo intuito, possa lasciare la sua carriera di osservatore della volta celeste per dedicarsi all’investigazione diventando il protagonista di una fortunata serie di avventure è per ora difficile da dire anche se i presupposti sembrano esserci.
Senza dubbio però il protagonista di “La luce delle stelle”, lavoro di Licia Troisi edito da Marsilio pare avere tutte le carte in regola per poter trovare nella caccia all’assassino quelle soddisfazioni che non ha fino ad ora trovato nel ruolo di astronomo, ingabbiato da una vita che non sente sua e spinto a crearsi orizzonti a portata di sguardo lasciando per sempre quelli, sconfinati, immaginabili solamente con il telescopio.
“La luce delle stelle” è un giallo che nasce, vive e si esaurisce nel volgere di una sola lunga notte all’interno di un osservatorio astronomico situato in una parte indefinitia del mondo e totalmente isolato da una qualsiasi forma di civiltà . Esisterà davvero un luogo simile? Poco importa nell’economia della storia. Poche ore, sei, al massimo otto, sono quelle che percorre l’autrice nel corso del suo romanzo: in tutto questo c’è spazio per un affresco sul mondo della ricerca astronomica caratterizzata da ambizione e ricerca del successo da raggiungere anche discapito dell’etica e del rispetto verso gli altri.
Tutto nasce da un black out elettrico che di fatto, come una valanga, fornisce l’avvio per una serie di situazioni limite che portano alla scoperta del cadavere di uno dei ricercatori. Tocca appunto a Gabriele, aiutato da Mariela (di cui è nemmeno tanto segretamente innamorato) andare a scoprire con un’indagine fatta di intuizioni e deduzioni il vero colpevole del delitto che risulterà poi essere la persona meno sospettabile e per certi versi più debole tra coloro che in quella notte si trovavano all’interno dell’osservatorio astronomico.
Il finale, decisamente a sorpresa, lascia spazio anche per una sorta di testamento morale che il protagonista lascia al lettore in un confronto con l’assassino. “Questa storia del fallimento ha rotto. Fallisci, se ti fa stare bene. Fallirai comunque se continuerai a fare una cosa che ti fa stare male”. In fondo, la chiave di “La luce delle stelle” sta proprio qui. Nel rapporto tra sè stessi e con le aspettative altrui.
Licia Troisi ha ambientato un giallo in un contesto decisamente inconsueto: un libro godibile, dove forse il personaggio di Gabriele avrebbe meritato di essere sviscerato più nel profondo. Ma probabilmente si tratta di un appuntamento, quello tra i lettori e il vero Gabriele. solamente rinviato.
