Per la serie “i delitti del lago di Como” troviamo in libreria la quinta indagine del commissario Stefania Valenti che si presenta da subito complessa, un intricato rompicapo che coinvolge tutta la squadra e che sembrerebbe destinato a non essere risolto.
Nelle cantine di una splendida residenza situata appena fuori Torno, sulla riva interna del lago di Como, a breve distanza dalla celebre Villa Pliniana, un membro del personale di sicurezza fa una macabra scoperta: il cadavere di Paolo Roncoroni, un imprenditore di mezza età. La sua morte è stata causata da un infarto, ma resta un mistero il motivo per cui si trova lì e le ragioni che lo hanno portato a visitare Villa Clara, una dimora neoclassica utilizzata per meeting e conferenze.
La commissaria di polizia Stefania Valenti si trova alle prese con un caso più complesso di quanto inizialmente previsto: cosa è successo all’imprenditore? Chi lo ha accompagnato in quel luogo? Si tratta di una disgrazia o ci sono circostanze più intricate dietro tutto ciò?
Le indagini, costellate di numerosi colpi di scena, conducono l’investigatrice a svolgere ricerche approfondite sul famoso imprenditore, sul suo circolo di amici e su una serie di strane coincidenze che coinvolgono vari personaggi, tutti legati in qualche modo alla frequentazione di un prestigioso albergo a Cortina d’Ampezzo alcuni anni prima ed anche ad un famoso collegio cattolico presso il quale aveva studiato l’imprenditore trovato morto.
Fin qui la trama che si sviluppa piena di coincidenze, sorprese e colpi di scena mentre Stefania Valenti, nonostante la diffidenza della nuova procuratrice Michela Russo, continua a condurre le indagini con determinazione, approfondendole sempre di più.
Ritroviamo i personaggi che abbiamo imparato a conoscere ed amare, il commissario capo Giulio Allevi, i due poliziotti Piras e Lucchesi insostituibili aiutanti, la procuratrice Michela Russo nuovo personaggio ma con uno suo spazio già conquistato.
E ritroviamo il giornalista Albino Giordanelli, memoria storica dei luoghi e valido aiuto per il commissario che, da quando lo ha conosciuto, non esita a consultarlo.
E ritroviamo anche la sua complicata famiglia, probabilmente non il rifugio sicuro nei momenti di crisi.
Per Stefania Valenti niente è come sembra, il suo intuito le dice che la morte dell’imprenditore non è un semplice malore e nulla la può dissuadere dall’indagare oltre ogni ragionevolezza.
Con scenari lacustri suggestivi a fare da sfondo, sulle rive del lago di Como, tra ville famose e borghi ancor più noti, si sviluppa una storia ricca di intrighi, personaggi indimenticabili, coincidenze e misteri, in cui la soluzione del caso getta nuova luce anche sulla conclusione di un’indagine precedente condotta da Stefania Valenti.
L’abilità già nota ai lettori di Cocco e Magella di raccontare storie intense, ricche di colpi di scena, con un ritmo veloce ed incalzante qui si consolida e matura donandoci dialoghi rapidi e fluenti, raccontandoci una natura splendida che fa da scenario muto e bellissimo.
Insomma un libro da leggere, un libro che ci terrà compagnia continuando ad esercitare la nostra mente.
