Ogni amicizia ha la sua cornice. Può essere un giardino, se le protagoniste hanno il pollice verde. Può essere una scuola di danza. E può essere una cucina: perchè a tavola, come a letto, le parole si fanno più fluide. E infatti, questo romanzo rosa, delicato come il dolce che dà l’avvio alla storia, parla d’amicizia e d’amore e di come per puro caso le vite di tre donne si intrecciano tra loro, imparando ad aprirsi e a confrontarsi con il mondo attraverso la passione per la cucina. Tutto inizia con un regalo a sorpresa: una bustina, trovata sull’uscio di casa insieme a un biglietto anonimo contenente uno lievito dalla consistenza del cartongesso da usare secondo le istruzioni fornite e poi condividere con amici e vicini. Un dono che va dritto al cuore, come fa sempre la gentilezza inaspettata. E così, uno dopo l’altro, gli abitanti di un’intera città s’improvvisano pasticceri, conquistati da quell’insolita “catena” avviata da chissà chi. Spezzarla non porta sfortuna, se non quella di perdersi l’opportunità di nuove amicizie: perchè dietro ogni porta si nasconde una storia da scoprire. Come quella di Julia, che si è chiusa in se stessa dopo un grande dolore di cui non riesce nemmeno a parlare. O quella di Hannah, che non sa che fare della vita dopo la fine del suo matrimonio. O ancora, quella di Madeline, che per qualche motivo inspiegabile ha deciso di ricominciare da quella piccola città, dove ha aperto una sala da tè: un angolo accogliente in cui dispensa le delizie della sua cucina, accompagnate da infusi fragranti. E’ lì che le tre donne s’incontrano per caso. E se il misterioso lievito offre loro lo spunto per condividere ricette e risolvere dubbi culinari, ben presto quelle perfette sconosciute arrivano a scambiarsi confidenze, sogni, segreti. Come amiche. Senza il timore di sbagliare le dosi, perchè certe della persona accanto. Il lievito è un pretesto per offrire una panoramica sulla provincia americana. Uno spaccato interessante di vite parallele.
La cucina dei desideri segreti
bea buozzi
