Gli zoccoli sul piatto – Francesco Tornesello



Francesco Tornesello
Gli zoccoli sul piatto
Musicaos Editore
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Siena è un mondo a parte.
Due volte l’anno, nei giorni del Palio, per chiunque si trovi fuori dalla cinta muraria di città, questa diviene una galassia lontana lontana.
Francesco Tornesello ci conduce per mano attraverso viottoli ciottolosi e budelli di vicoli e stradine che vedono macchinazioni, complotti e denari fluire lesti all’ombra di quel cencio che garrisce in Piazza del Campo.
Sì, perché quel trittico di giri di piazza è solo il climax finale di giorni e giorni trascorsi a pregare che il cavallo sia quello giusto e ad implorare il proprio fantino a non vendere la propria anima ed il proprio frustino alla Contrada rivale, in un microcosmo nel quale un dittico di omicidi va a scombussolare la Città di Piazza Salimbeni.
La tipicità localistica, poi, trova la sua più dilettevole sintesi nei due personaggi principali, che mettono a confronto le rispettive altezzose provenienze, a cavallo (è il caso di dirlo) tra la Toscana ed il Salento. 
I contrasti dialogici appaiono brillanti in quei confronti campanilistici che solo un toscano ed un salentino possono imbastire, teste dure e trincerate dietro quell’anacronistico provincialismo che porta a ritenere la propria cittadella l’ombelico del mondo conosciuto.
Ed è proprio questo brio nei dialoghi che alleggerisce la trama e gli intrighi tipici dei canoni della giallistica, i cui ingredienti sono tutti presenti, sia quelli sotto il sole senese, sia quelli più occulti, all’ombra del Compasso e della Squadra, divenuti ormai una vera e propria risolutiva chiave di volta narrativa.
Musicaos confeziona il tutto con l’usuale cura, in un giallo diviso in capitoli che prendono i titoli dai nomi delle Contrade, non senza dimenticare un breve quanto esaustivo compendio iniziale che, in poche righe, colloca il lettore in questo bizzarro mondo di terra battuta e cavalli imbizzarriti.

Giuseppe Calogiuri

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