Con il romanzo Goldstein lo scrittore tedesco Volker Kutscher ci trasporta nell’atmosfera di Berlino del 1931.
Sulla capitale della Germania sta soffiando in quegli anni un forte vento di rivolta, la metropoli è nel pieno di una lotta fra i comunisti ed il sempre più potente partito nazista, inoltre la metropoli è pure nel pieno di una sanguinosa lotta fra gang e bande rivali come la Berolina ed i pirati della Nord.
In mezzo a tutto questo la popolazione è piena zeppa di casi di emarginazione, povertà e corruzione; insomma un bel quadro sociale con casi di violenza e morte.
Gereon Rath commissario della polizia criminale di Berlino è quotidianamente alle prese con indagini sempre più oscure e torbide e per uscirne deve sfoderare ogni volta il suo più bel vestito fatto di coraggio, carisma e determinazione.
L’arrivo in città di un fantomatico gangstar americano, tale Abraham Goldstein mette da subito in allarme tutte le forze di polizia della città, i berlinesi non si spiegano cosa rappresenti lo sbarco nella capitale tedesca di un personaggio del genere e decidono quindi di tenerlo sotto osservazione.
Lo Yankee dimostra però astuzia e fantasia e riesce comunque ad evadere i ripetuti controlli delle forze dell’ordine creando ancor più scompiglio in una città di per se malata.
Di giorno in giorno si susseguono però casi di omicidi inizialmente senza movente e l’americano finisce sempre più nel mirino.
La città di Berlino è però sotto il giogo di bande e associazioni sempre più in guerra fra loro, i nazisti si stanno preparando a sferrare il loro attacco decisivo per la conquista del potere, i comunisti li odiano e sono, soprattutto nella parte Est della città, in contestazione continua verso il governo, gli ebrei iniziano ad essere bersagliati dalla camicie brune delle SA.
Perfino le due gang più potenti e rivali della città, la Berolina ed i Pirati della Nord, si ritrovano a perdere ogni tanto il controllo della situazione ed il collasso della metropoli pare evidente.
All’interno di questo quadro nessuno sa più chi sia colpevole o innocente nei vari casi di omicidio che affliggono la città.
Il commissario Rath è quindi costretto ad agire con acume tattico all’interno di un reparto di polizia che appare anch’esso sempre più corrotto e marcio.
Gereon Rath e la sua compagna Charlotte Ritter, alle prese costantemente nel tenere vivo il loro rapporto e nel fare chiarezza su una metropoli malata tessono le trame di vicende politiche e sociali di carattere storico.
Goldstein è un romanzo potente, che ci trascina in una Berlino agli albori del disastro, dove la contestazione e la rabbia della popolazione assumono connotati enormi, e lo fa con un ritmo ed una eloquenza degno di un grande maestro come Volker Kutscher.
Volker Kutscher – Goldstein
Gianmarco Andreuccetti