I segni del male – Simone Regazzoni



Simone Regazzoni
I segni del male
Rizzoli
Compralo su Compralo su Amazon

Mancano pochi giorni a Natale e in una Roma imbiancata da un’insolita nevicata, una donna accetta un passaggio da uno sconosciuto e scompare.
Verrà ritrovata uccisa con un metodo e una ferocia inusuale in uno dei luoghi più simbolici e misteriosi della Roma antica: in un sotterraneo del Foro Romano dove si dice sia stato ucciso e sepolto Romolo. Su Instagram intanto appaiono delle foto di un uomo ritratto proprio nel foro romano con indosso una pelliccia e una testa di lupo, Si è registrato come Romulus, che è il nome di un efferato serial killer che agiva negli Stati Uniti e morto otto anni prima.
A indagare su questo mostruoso crimine e sugli altri che seguiranno, c’è Giulia Rakar, ispettore capo della squadra omicidi, chiamata la “sensitiva” per la sua capacità di risolvere i casi operando una dettagliata ricostruzione del profilo e della psicologia dell’assassino.
Come da manuale del thriller, Giulia, poliziotta tosta e dedita solo al lavoro, ha studiato in America e ha un passato travagliato e doloroso.
Da bambina assistette al massacro, mai risolto, dei suoi genitori. Il padre morì e la madre che giace in coma da anni è l’ultimo legame con quel passato che ha cercato di seppellire. Un trauma che l’ha segnata e che l’ha spinta alla carriera in polizia. Desiderosa non solo di portare giustizia, ma anche di esplorare e capire il lato oscuro che alberga in ogni persona. Nel libro ci sono parecchi richiami alla storia della nascita del profiling, a casi di famosi serial killer e alla teoria junghiana dell’esistenza in ognuno di noi di un lato ombra, che se non tenuto sotto controllo, può prendere il sopravvento e sfociare in violenza. Violenza che l’evoluzione ci ha insegnato a tenere sotto controllo, ma che è sempre lì, latente, pronta a scatenarsi.
A rincarare la dose di traumi della nostra protagonista c’è il fatto sulla scena di ogni nuovo omicidio, compare qualcosa che è legato all’uccisione dei suoi genitori.
Chi è Romulus? Cosa lo lega al serial killer che operava negli Stati Uniti e che è dato per morto? Perché le lascia dei messaggi che rimandano alla tragedia che le ha distrutto la vita?
Cosa significa la scritta incisa sui cadaveri che ripresa dal cippo presente nel foro romano del primo omicidio? E perché il killer dissangua il sangue delle sue vittime?
Queste sono solo alcune della domande a cui Giulia dovrà dare una risposta. Per farlo sarà obbligata a scendere nei meandri del buio ove si cela il perché dell’orrore che sta accadendo.
Indagando tra riti pagani, antiche sette esoteriche e personaggi ambigui, Giulia dovrà compiere un viaggio fino alle radici del male.
I segni del male ha un ritmo adrenalinico e coinvolgente. I capitoli brevi trascinano il lettore attraverso una Roma imbiancata di neve e macchiata di sangue. Simone Regazzoni, autore di testi che trattano di filosofia, ha vestito di thriller una complessa indagine sul male. La storia, seppur non originalissima nel suo nucleo centrale, ha il pregio di stupire con parecchi colpi di scena, alcuni a dire il vero meno inaspettati di altri, ma comunque ben congegnati, e di regalare ai lettori appassionati del genere una lettura da un lato colta per i riferimenti, le nozioni e i concetti che l’autore dissemina nel libro, dall’altro intrigante, piacevole e rilassante nonostante la ferocia e la crudezza di alcune scene. Ma il male non fa sconti, si sa.

Cristina Aicardi

Potrebbero interessarti anche...